Roma, ecco il progetto da top club
(CORRIERE DELLO SPORT) La Roma è già nel futuro. I Friedkin hanno affidato alla direzione sportiva un progetto ad ampio respiro, dando mandato a Tiago Pinto di riorganizzare tutti i dipartimenti. Il settore giovanile è l’emblema del lavoro del general manager: ha valorizzato un gruppo di giovani e costruito intorno a loro una struttura poi è stata estesa anche ad altri ragazzi: un preparatore atletico, un medico, un nutrizionista, un addetto stampa per abituarli a fare interviste. Si parla di Zalewski, Bove, Darboe e tutti i giovani che si sono affacciati in prima squadra. Il team manager ha valutato i ragazzi dal punto di vista comportamentale. Con l’arrivo di Vincenzo Vergine è stata privilegiata la formazione di ragazzi provenienti dal territorio. La Roma non rinuncerà agli stranieri, ma l’obiettivo è formare giovani del territorio, aspetto per cui è importante la figura di Bruno Conti. Lo Schiavo fa il lavoro dell’ex numero 7 giallorosso ma su scala nazionale e internazionale. Per quanto riguarda la Roma Femminile, Tiago Pinto ha promosso Betty Bavagnoli a dirigente e ora è responsabile di tutto il settore femminile.
Sono stati rifatti tutti i campi, zollati, spianati e riseminati: un problema che la Roma si portava dietro da anni. Il miglioramento dei campi ha inciso nella diminuzione degli infortuni. Sul mercato, Pinto crede nell’utilizzo dei dati e alla digitalizzazione, ma non fine a se stessa e non per il mercato: non vengono presi giocatori se non sono stati oggetto di confronto tra lui, Mourinho e l’area scouting. Il ruolo dello Special One: il tecnico portoghese è il top e per questo alza l’asticella di tutto ciò che gli ruota intorno. È molto esigente anche per la tenuta dei campi e tra lui e il gm della Roma c’è un confronto diretto, costante e quotidiano.
Per quanto riguarda il settore medico, il confronto tra lo staff medico e quello tecnico è molto importante: abbassare l’età media della rosa aiuta ad avere meno infortuni. La società si avvale della consulenza di Carwin, un professionista voluto da Tiago Pinto: è spesso a Trigoria e dà un supporto in termini di report sulle performance dei calciatori. Per quanto riguarda i tifosi, invece, è stato fatto un lavoro per ricreare empatia con i tifosi. Tiago Pinto ha combattuto la battaglia con la Lega per l’inno e per creare un’atmosfera da stadio, anche tramite le canzoni prima dell’inno. La policy di abbassare i prezzi dei biglietti è invece decisa dai Friedkin.