Roma, derby perfetto: Lazio inesistente
(LEGGO) Una notte Special, un derby perfetto. Quello della Roma di Mourinho che nel giorno più importante si scopre grande e umilia una Lazio mai in partita per 3-0 dopo 40 minuti. E’ la sfida del sorpasso in classifica e del riscatto per il tecnico che ha deciso di escludere Zaniolo per riproporre Mkhitaryan più avanzato e Oliveira e Cristante aD alternarsi in regia. E’ stata la mossa vincente. Ma è la sera della rivalsa per il capitano Pellegrini che, smaltita la febbre, ha fatto venire i brividi a un Olimpico tornato splendente.
A prendersi la stracittadina, però, è soprattutto Lord Abraham. L’inglese, sfruttando la traversa colpita da angolo da Pellegrini, dopo 56 secondi ha segnato la rete più precoce della storia dei derby con un colpo di pube che a Roma sarà ricordato a lungo. Al minuto 22 Tammy ha fatto ancora meglio zittendo come meglio non si potrebbe gli ululati razzisti arrivati dalla Nord: cross di Karsdorp e piattone al volo. Ma la Roma non si è fermata. Dopo aver vanificato un tiro innocuo di Luis Alberto ecco il capolavoro da Cappella Sistina di Pellegrini: punizione all’angolino sotto gli occhi di Totti e 3-0 che poteva diventare poker se la traversa non avesse negato la gioia a Mkhitaryan. La Lazio di Sarri non ha mostrato alcun cenno di reazione. Squadre negli spogliatoi con Mou impegnato a placare l’eccessiva euforia della Sud (Non mi piacciono gli olè). Nella ripresa la Roma ha amministrato andando vicina al 4-0 sempre con Abraham. La Lazio ci ha provato solo nel finale con Immobile dopo aver inserito il 17enne Romero. A proposito di giovani: applausi a scena aperta per Zalewski.
Festeggia Mourinho: «E’ stata speciale perché sembrava che tutto quello che abbiamo pianificato è stato fatto. Merito dei giocatori, non mio. Abraham? Deve giocare sempre così, io conosco il suo potenziale. Per la Champions discorso chiuso, puntiamo al 5° posto». Sarri è laconico: «La testa ci è andata via, non ce l’abbiamo fatta a rimanere lucidi e tutto è diventato un problema. Di solito reagiamo. Che questa squadra ti lasci sorpreso è un qualcosa che succede. Mi dispiace per i tifosi». Si contano altri danni: Pedro salterà il Sassuolo per squalifica mentre Milinkovic ha rimediato la frattura del setto nasale. Abraham, invece, se la gode: «Non ho parole, vedete cosa significa per tutti: per i tifosi, per i miei compagni. Aver contribuito a questa vittoria con due gol, non avrei potuto chiedere una giornata migliore. La Roma ha investito molto su di me e io devo ripagarla». Atalanta ok. Battuto il Bologna in trasferta 0-1, la classifica dopo 30 turni, prime posizioni: Milan 66, Napoli 63, Inter 60, Juventus 59, Roma e Atalanta 51; Lazio 49.