STORIE GIALLOROSSE… Alvaretto
di Franco BOVAIO – Da un po’ di tempo, quando vediamo correre Felix Afena-Gyan, ci chiediamo: ma a chi somiglia questo qui? Beh, oggi, come d’incanto, ci è venuta la risposta: assomiglia ad “Alvaretto”! Ve lo ricordate “Alvaretto”? Era proprio come lui. Nero di carnagione (oddio, si può dire “nero”, visto che non intendiamo assolutamente usare il termine in senso dispregiativo?) e veloce. Ma tanto veloce, al punto che in molti lo chiamavano anche “Speedy Gonzales”, come il celebre topolino messicano di quei bei cartoni animati che ci facevano vedere alla televisione quando eravamo piccoli. Pure “Alvaretto” nostro, al secolo Edgar Anthony Álvarez Reyes, era centro-americano come quel topino dei cartoons. Ma non del Messico, bensì dell’Honduras, dove è nato, a Puerto Cortés, il 18 gennaio del 1980. Pochi mesi prima che Falçao arrivasse alla Roma. Alla quale, invece, lui è arrivato in prestito nell’estate del 2005, dopo aver visto sfumare il suo passaggio dal Cagliari al Torino. In quella stagione 2005-06, la sua unica in giallorosso, ha giocato 33 partite ufficiali, di cui 20 solo in campionato: 3 da titolare e ben 17 da subentrato. Ma visto che anche nelle 3 che ha cominciato dall’inizio è stato sostituito, non ne ha fatta neppure una intera. Però con la Roma ha vinto la Supercoppa di Lega 2007.
A soprannominarlo “Alvaretto” era stato Totti, che era anche il suo capitano. Di lui, come scritto, ricordiamo la velocità eccezionale, grazie alla quale correva i cento metri in 10,9 secondi, una certa bravura nel dribbling, la duttilità tattica (che lo portava ad essere schierato sia come esterno alto che di difesa) ma neanche un gol. In questo è stato già battuto da Felix Afena-Gyan, che un giorno dovremo decidere come chiamare definitivamente con un solo nome. Se interessa noi propendiamo per Felix.