Normal Roma, mutazione al contrario a Trigoria: la squadra ha “normalizzato” Mourinho
(IL MESSAGGERO) Guardi la Roma e dici: ma è allenata da José Mourinho, lo Special? Alla fine non si capisce chi abbia normalizzato chi. La stagione dei giallorossi, al momento, è mediocre, ma diciamo normale, se non altro visti gli ultimi standard. E nessuno se lo aspettava, visto che la ripartenza era stata affidata a un tecnico Special, che il popolo romanista ancora ama e a lui continua ad aggrappare le proprie speranze per il futuro.
Mou ha le sue buone ragioni nel far notare alla proprietà (e al mondo) come la squadra non sia all’altezza ed è proprio lui il garante di grandi acquisti. Tre anni insieme, come dice il suo contratto. Il problema è prendere atto della situazione, vivere e considerare la stagione di transizione e aspettare. A meno che non salti il banco, ma questa è un’ipotesi al momento non percorribile.
Mou resta al suo posto e si continua così, lavorando sui miglioramenti e sul progetto triennale. Ma quello che sta succedendo merita un approfondimento. I numeri non sono confortanti e la stagione della Roma, con Mourinho in panchina, rischia di finire senza titoli.
I numeri non sono migliori se si guarda il rendimento con le così dette piccole: da Verona è partita la parabola discendente, con una sconfitta inaspettata e bruciante. Per non parlare poi della cadute con Venezia e Bologna, con i pareggi insipidi con Sampdoria e Genoa. L’assenza prolungata di Pellegrini, cinque gol e due assist in campionato nelle prime dieci giornata, aiuta un po’ a spiegare, ma non spiega tutto. C’è molto da lavorare per il futuro, il mercato farà la sua parte. Sperando di parlare meno di arbitri, altro capitolo che può spiegare la discesa della Roma.