MOURINHO “Domani senza 9 giocatori. Zaniolo vediamo domani”
L’allenatore giallorosso José Mourinho ha parlato in conferenza dalla sala stampa del “Fulvio Bernardini” di Trigoria. Queste le sue parole in vista della sfida di domani contro il Verona:
Domani c’è Roma-Verona, partirei da un’emergenza: ci sono diversi giocatori fuori e 4 positivi. Anche Zaniolo?
“Sono 9 fuori. No, non è inserito Zaniolo. Sapete più di me (ride, ndr). L’allenamento è alle 17.00, la partita domani è alle 18.00. C’è condizione per aspettare, vediamo domani mattina”.
Ha provato nostalgia per la Champions?
“A Roma non è così, perché domani l’Olimpico è esaurito al 50% della capacità. Ho fatto più di 150 partite di Champions, sono un privilegiato e non posso piangere perché gioco in Conference. Non provo nostalgia, non ho visto grandi partite. Psg-Real non mi è piaciuta, Inter-Liverpool è stata una bella partita”.
Lei è sempre stato considerato un grande comunicatore, come si rapporta ad una società silente?
“Non so se io sia un grande comunicatore, ma so di essere intelligente a sufficienza e sono molto rispettoso delle proprietà. Ma quando un allenatore può fare una considerazione sulla proprietà? Nei miei principi di vita e di calcio cosa posso dire io? La mia proprietà è la mia proprietà. Ho solo rispetto per loro, personale e professionale. Il rispetto personale mi porta ad avere un rapporto per loro in cui possiamo scambiare idee, dal punto di vista professionale non sono niente in rispetto a loro. dal punto di vista istituzionale chi sono per dare qualche opinione pubblica su qualcosa? Puoi fare la domanda, ma quale allenatore ti risponderebbe? Io no. Del privato non parlo con te”.
Col Verona all’andata è arrivata la prima sconfitta stagionale. Ci sono stati progressi dal punto di vista mentale?
“È cambiato il tempo, lì faceva freddo e c’era pioggia incredibile. Non penso che domani sarà freddissimo o pioverà per tutta la partita. Scherzi a parte, non ho pensato in questo modo. Il Verona ha grande qualità, la partita d’andata è stata dura e lo è stata anche per loro. Anche domani sarà dura per tutte e due le squadre. Un bravo giovane allenatore che si identifica nel loro stile di gioco, una squadra che si identifica con l’allenatore, la scelta della proprietà è stata intelligente, i giocatori hanno qualità ed esperienze, la squadra è tranquilla in classifica. Sarà una partita dura e spero lo sarà anche per loro. Abbiamo 9 giocatori assenti, ma è incredibile che in una stagione senza risultati straordinari che facciano impazzire i tifosi che la gente sarà ancora una volta lì. Per forza i giocatori in campo devono sentire questa passione e devono giocare con la gente in testa, per non dire nel cuore. 9 assenti sono tanti, ogni squadra sarebbe in difficoltà e non sarà diverso per noi. Mi dispiace ma devo distruggere metà della Primavera che domani giocherà con il Milan, ma metà dovrà stare con noi. Speriamo che con l’appoggio di sempre della nostra gente possiamo fare la gara e prendere punti”.
Può sfruttare lei e la società per sfruttare le ultime partite della stagione per valutare la squadra in vista dell’anno prossimo? Veretout sembra svanito da due mesi a questa parte.
“Devi scegliere una delle due domande. La valutazione si fa ogni giorno, anche in allenamento. Meglio che rispondo anche alla seconda perché la prima risposta è piccolina. Non ci sono tanti giocatori che hanno una stagione uniforme a un livello molto alto, sono pochi. Per essere onesto con te, se devo scegliere un giocatore dei nostri con una stagione uniforme ad un livello alto direi Mkhitaryan: aiuta a risolvere problemi, può giocare in diverse posizioni e mantiene un livello più alto di performance. Jordan ha iniziato molto bene, poi è stato meno bene, adesso sta tornando ad un livello per me abbastanza accettabile. Mkhitaryan ha giocato sempre, non è mai stato diffidato né squalificato, è fisicamente resistente. Veretout è stato un esempio di quello di solito è la stagione di un giocatore”.
Abraham ha avuto sempre feeling con il pubblico. Può fare un bilancio dei primi 6 mesi di Abraham?
“Sta facendo bene, ma può fare meglio. La squadra ha bisogno che faccia meglio e lui ha bisogno che la squadra faccia meglio. Questa è l’interazione di sempre. Ma per un giocatore straniero che è nato e cresciuto in un calcio completamente diverso, in una società completamente diverso, uscire dall’Inghilterra è difficile come decisione. Sta facendo bene, ma ha potenzialità per fare meglio. Però bene”.