RASSEGNA STAMPATOP

Nè illusioni, nè rimpianti

(IL MESSAGGERO) Arriva lo Spezia e non è un tornado, anche se i precedenti del 2015 (Garcia) e del 2020 (Fonseca), lo lascerebbero pensare. L’Olimpico freme e crede ancora nel quarto posto, nonostante le ultime due sconfitte di fila in campionato. Mourinho chiede i gol ad Abraham, stimola Mayoral e riaccoglie Felix, ma l’emergenza non è ancora passata: stavolta mancheranno tra i titolari Zaniolo (infortunato e squalificato), Mancini (squalificato), più i lungodegenti Pellegrini, El Shaarawy e Perez. Mou pensa già ai rinforzi e alla Roma del futuro, pur sapendo che la sua squadra non diventerà certo il Real Madrid, almeno nel breve.

Piacevole parlare del futuro, meno del presente. «Mi piacerebbe lottare per altri obiettivi, ma sono molto contento di stare nella Roma, qui c’è un progetto diverso da quello a cui sono stato abituato nella mia carriera. Dall’inizio ho capito le difficoltà, se a gennaio sarà possibile fare qualcosa è quello che tutti noi vogliamo ma quel qualcosa non sarà un investimento pazzesco. Si farà un mercato per dare un po’ più di equilibrio. Vediamo se con le mie idee e le possibilità possiamo fare qualcosa». Per ora Mou si accontenta di creare un gruppo solido, con un buon contorno di giovani, anche se i ragazzi della Primavera non sono subito all’altezza. «Vengono da un campionato di livello molto basso. Che non prepara alla serie A. Nulla a che vedere con i campionati di Francia e Portogallo». Intanto per stasera l’attacco è l’unico reparto non in affanno, nonostante le assenze di ElSha e Zaniolo. Mou può contare su Mayoral o Shomurodov al fianco di Abraham e in più ha recuperato (da tre giorni negativo al Covid test) Felix Afena, l’eroe di Marassi.

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