La scalata di Felix
(GAZZETTA DELLO SPORT) Felix Afena-Gyan si è presentato alla Roma non ancora diciottenne e con l’aspetto di un soldato in missione. Nell’estate del 2020 Morgan De Sanctis ed il coordinatore del settore giovanile, Simone Lo Schiavo, non si fidarono solo dei video, dove tutti sembrano fenomeni, e per questo chiamarono l’agente del calciatore per far sostenere al suo assistito un provino a Trigoria. La stima del procuratore verso il calciatore era enorme, ma mai come quella della mamma Juliet, che aveva provato a farlo ingaggiare dall’Asante Kotoko, una delle squadre più famose del Ghana.
Il calcio era già presente nella sua vita perché suo zio è stato un calciatore. A quindici anni Felix rimase sconvolto dalla rimonta della Roma ai danni del Barcellona nel 2018 e, trenta mesi dopo, lo stesso ragazzo era stato chiamato per svolgere un provino nel centro sportivo dei giallorossi. In quel periodo Pallotta stava lavorando alla cessione della società e la Roma non aveva un responsabile di mercato, quindi Felix sostenne altri provini e Sassuolo ed Atalanta misero gli occhi su di lui. A gennaio, a 4 giorni dalla fine del mercato, il nuovo direttore generale Tiago Pinto decise di pagare 250 mila euro all’EurAfrica Academy di Accra per tesserarlo fino al 2025.
In questa stagione in Primavera ha segnato 6 reti in 5 partite e questi numeri hanno attirato l’interesse di Mourinho, che ha deciso di aggregarlo stabilmente in prima squadra. Nel match contro il Cagliari è stato scoperto, ma grazie alla doppietta realizzata al Marassi (la più precoce marcature multipla in questa stagione nei top 5 campionati europei) è stato elogiato da giocatori come Pruzzo (“È da due reti a partita”) e Vieri (“Un attaccante vero”). Il tecnico lo ha paragonato a Drogba ed Eto’o. Per Felix la sua nazionale è nel cuore, ma ha deciso di rinunciare alla convocazione per concentrarsi a Trigoria e lavorare con Mourinho.
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