DIVAGAZIONI ROMANISTE… Abraham-Zaniolo: quando la coppia non scoppia
di Franco BOVAIO – Abraham-Zaniolo, la coppia funziona. E noi non avevamo alcun dubbio che avrebbe funzionato, visto che abbiamo scritto che Zaniolo doveva essere spostato accanto o subito dietro all’inglese (nel ruolo di seconda punta o sottopunta) in tempi non sospetti. Ovvero quando la Roma giocava ancora con lo scriteriato 4-2-3-1 che allungava la squadra esponendola ai contropiede degli avversari e che portava Zaniolo a correre inutilmente sulla fascia destra e Mkhitaryan, altrettanto inutilmente, su quella sinistra. Sprecando entrambi energie preziose che, poi, li rendevano pressoché ininfluenti in fase di rifinitura o in zona-gol. Perché al dunque arrivavano troppo stanchi. Ed era un peccato che due talenti come loro non fossero sfruttati per le doti che hanno. Ma ora che Mourinho si è ravveduto (magari solo per necessità, ma è questa che fa la virtù, dice un vecchio proverbio) e i due sono stati messi in zone più centrali, nel cuore del gioco, i risultati si vedono. L’armeno inventa e fa assist (due nelle ultime due gare di campionato contro Genoa e Torino) e Zaniolo ha dimostrato di integrarsi alla perfezione con Abraham, che non essendo più solo, là davanti, ha segnato quattro reti nelle ultime quattro partite ufficiali. Quelle in cui, prima con Shomurodov (contro Venezia e Genoa), poi (meglio) con Zaniolo (contro Zorya e Torino) ha avuto un partner accanto.
L’esperimento ha funzionato e va ripetuto, soprattutto ora che Pellegrini dovrà stare fuori fino a gennaio a causa della lesione muscolare al quadricipite che ha subito contro il Torino. Nel suo ruolo di trequartista, infatti, potrà tranquillamente agire Mkhitaryan, pronto ad innestare quei due là davanti, che per i rifornimenti possono contare anche sulla dirompente fisicità di Karsdorp a destra e sul dinamismo tattico e la classe di El Shaarawy sulla fascia sinistra. In quel ruolo a tutta fascia che ci ricorda quello di Eto’o nell’Inter del Triplete o quello di Delvecchio nella Roma campione nel 2001. Mentre la coppia Abraham-Zaniolo, là davanti, ci riporta alla mente tante altre belle coppie-gol della storia romanista. Su tutte quella formata da Dzeko e Salah tra il 2015 e il 2017. Con Zaniolo che potrebbe diventare il Salah di oggi e Abraham che, pur giocando in modo completamente diverso da lui, potrebbe ricordare lo Dzeko di ieri.
Tra le tante altre coppie-gol del passato romanista scegliete voi quella che i due di oggi vi ricordano di più. Perché il calcio non è una scienza esatta, ma soggetta alla libera interpretazione.
Di certo, per noi, la coppia Abraham-Zaniolo non è destinata a scoppiare. Ma a fare faville.