STORIE GIALLOROSSE… La parabola di Olivier
di Franco BOVAIO – Di Olivier Dacourt alla Roma ricordiamo il gran gol con cui sbloccò lo 0-0 nella partita poi vinta 4-0 all’Olimpico contro la Juventus l’8 febbraio del 2004 (seguirono la rete di Totti e la doppietta di Cassano). Era la sera del famoso gesto del “4 e a casa” che il capitano fece a Tudor e quella nella quale, probabilmente, Dacourt ha vissuto il momento più alto delle sue tre stagioni alla Roma (dal 2003 al 2006), nelle quali ha messo insieme 122 partite ufficiali e 2 gol.
Francese di origini senegalesi, Dacourt era un centrocampista di gran dinamismo, bravo con i piedi e dalla testa pensante, come ha dimostrato dopo che ha smesso di giocare nel 2010, all’età di 36 anni. In quel momento, infatti, si è inventato una nuova carriera, stavolta in televisione, iniziando a collaborare con la trasmissione “Telefoot” di TF1, nel corso della quale intervistava grandi personaggi del mondo dello sport e del calcio. Nel 2016 è stato commentatore degli Europei per Eurosport, Sky sport e Canal+ ma il meglio di se, nel mondo della tv e dell’informazione sportiva, doveva ancora darlo. Perché il 6 gennaio del 2019, sempre su quest’ultima emittente francese, ha lanciato un documentario sulla discriminazione razziale da lui stesso ideato e realizzato intitolato “Non sono una scimmia”. Il tema, ovviamente, era quello del razzismo nel calcio, che Dacourt stesso aveva subito quando giocava e che, ora, analizzava e denunciava con l’aiuto di allenatori, arbitri e altri calciatori importanti come Eto’o, Balotelli, Vieira e Umtiti.
