Nuovo stadio: quattro candidati per la svolta
(GAZZETTA DELLO SPORT) Il nuovo stadio della Roma è una questione di grande dibattito politico, infatti anche i quattro candidati per il ruolo di sindaco della Capitale hanno espresso il loro parere.
Virginia Raggi ha affermato che “il luogo in cui vedrei bene lo stadio è la zona di Ostiense, vicino a Testaccio, poiché vicino ci sono i servizi ed aree adatte”. Con Ostiense però si possono intendere anche i Mercati Generali o Gazometro. Alla Roma Ostiense andrebbe benissimo, anche se i problemi non mancano e per questo i Mercati Generali sono ritenuti più adatti perché l’area del Gazometro ha problemi di bonifica. Lavorando in sinergia con il comune si avrebbe il via libera in un anno.
Carlo Calenda invece la pensa diversamente, infatti “le zone trattate precedentemente non hanno i requisiti di efficienza richiesti, quindi la zona migliore sarebbe Pietralata”. La motivazione principale sta nel fatto che è ricca di infrastrutture di trasporto pubblico e sarebbe facilmente raggiungibile per i tifosi. L’obiettivo sarebbe “realizzare lo stadio in meno di 5 anni”.
Roberto Gualtieri è l’unico che non si è sbilanciato, poiché “la scelta dell’area non è una cosa che si fa in campagna elettorale”. La sua idea però sarebbe, come riferito da Massimo de Simoni, quella di costruirlo nel quadrante di Tor Vergata in 5 anni.
Enrico Michetti, ha affermato che “se c’è l’idea pronta, se ci sono tutti i documenti economici pronti, se ci sono istanze a corredo pronte, una volta che la valutazione tecnica dice che l’opera si può valutare, senza intoppi nella procedura nei primi cento giorni di mandato si potrebbe conseguire il Pubblico Interesse”. Inoltre ha aggiunto che “la prima pietra si potrebbe mettere già nel 2022 perché il verbale della conferenza servizi è di per sé sufficiente per ottenere i titoli a costruire”. Il candidato avrebbe già in mente la zona migliore, infatti ha annunciato che “se dovessi scegliere un’area di interesse, direi sì al Gazometro e ai Mercati Generali poiché in entrambe c’è la possibilità di realizzare l’impianto”.