JUVENTUS-ROMA. A PRIMA VISTA di Paolo Marcacci
Due atteggiamenti speculativi non possono che essere speculari: questo, perlomeno sulla carta, il punto di partenza di Juventus – Roma.
Nessuna sorpresa, insomma, così come per il circospetto atteggiamento reciproco tra Allegri e Mourinho in sede di presentazione.
Dopo mezz’ora, in effetti, Juventus e Roma contano un colpo di testa per parte, verso la porta avversaria, con la differenza che i bianconeri trovano il vantaggio, con tanto di “flipper” tra Bentancour e Kean che batte Rui Patricio.
La Roma avrebbe l’occasione del pareggio dopo la decisione di Orsato di concedere il calcio di rigore per l’impatto tra Szczesny e Mkhitaryan. Ma perché ha fischiato con la palla che era finita in rete? Noi scriviamo in tempo reale e attendiamo lumi. Forse dopo qualche fotogramma comprendiamo che il rigore era stato assegnato per l’impatto su Abraham. Sempre un papocchio è.
Ultimo quarto d’ora del primo tempo romanista molto meglio della mezz’ora precedente, questo è certo: si accendono quasi all’unisono Mkhitaryan, Pellegrini, Abraham, con l’ingresso di El Shaarawy per Zaniolo (aspettiamo di capire i tempi di recupero) che regala vivacità a sinistra.
Nella ripresa la Juventus avrebbe subito l’occasione del raddoppio, con Kean, il che poi ravviva la Roma che a tratti trova la folata pericolosa. Una gran conclusione a giro di Veretout sfiora il palo. Così come una giocata di Vina in area, con una sequenza di dribbling.
Possiamo parlare, nel computo definitivo, di un sostanziale equilibrio; però anche della sensazione che Allegri lo abbia più dominato, Mourinho più subito. Roma che quindi non ha demeritato; però, quante volte in passato abbiamo già fatto un discorso del genere?
Su Orsato, francamente, siamo infastiditi, ma non siamo sorpresi.