ROMA-UDINESE. Il “Pagellario” di Franco Bovaio
La striminzita e sofferta vittoria contro l’Udinese lancia la Roma a ridosso delle prime e le garantisce un ottimo bottino di 12 punti su 15 nelle prime 5 partite. Ma non è tutto oro ciò che luccica, perché anche contro i modesti friulani la squadra di Mourinho (6) è andata in affanno nel secondo tempo, dopo aver giocato i primi 45’ a buoni livelli. Possibile che si abbia il fiato corto già al 24 settembre? No. E allora? La risposta è sempre la stessa: la rosa è corta e Mou fa giocare sempre gli stessi perché degli altri non si fida. Ma contro l’Udinese un po’ di turnover avrebbe potuto farlo. Ecco il perché della sufficienza in pagella e non di più.
Possibile che il Borja Mayoral che l’anno scorso è stato il miglior marcatore della squadra non possa essere più utile? Possibile che il Darboe che aveva giocato bene nel finale (disastroso) della stagione passata non debba essere più preso in considerazione? Domande alle quali prima o poi bisognerà dare una risposta. Altrimenti rischieremo di vedere molte partite sofferte e con la lingua di fuori come quella di ieri. Se arriveranno altrettante vittorie striminzite ben vengano. Altrimenti saranno dolori. Perché non sempre Calafiori (6 soprattutto per l’azione del gol) si inventerà una discesa come quella che ha portato alla rete Abraham (6,5), davvero un bell’acquisto, che dimostra sempre voglia, attaccamento e senso di appartenenza. Oltre che doti di finalizzatore non indifferenti. Tutta un’altra cosa rispetto allo Dzeko svogliato degli ultimi tempi. E perché non sempre ci saranno Rui Patricio (6,5) o Mancini (7 per il salvataggio disperato su Pussetto nel primo tempo) a blindare il risultato. Ancora una volta, poi, abbiamo visto un Karsdorp affannato (5,5) perché gioca sempre e sa che dovrà giocarle tutte e i due di centrocampo (Veretout-Cristante) che devono svolgere un lavoro enorme per cucire e ricucire il gioco e che, inevitabilmente, calano di rendimento con il passare dei minuti. Al francese (6,5), che ha finito la gara sfiancato, diamo mezzo voto in più che all’italiano (6), autore di un errore al limite dell’area che poteva costare il pari nella ripresa, quando Ibanez (6) è stato spostato a terzino sinistro dopo l’inserimento di Smalling (6).
Zaniolo e Mkhitaryan (6 ad entrambi per il sacrificio fisico) si sono dovuti sobbarcare un grande lavoro tattico, mentre Pellegrini (6,5, ancora tra i migliori) ha subito un’espulsione ingiusta che gli farà saltare il derby. Al suo posto potremmo vedere Shomurodov (sv), inserito solo nel finale contro i friulani o Mkhitaryan, con El Shaarawy messo sulla corsia di sinistra.
Di buono, nella gara contro l’Udinese, ci portiamo a casa i tre punti e la grande combattività che i giocatori ci hanno messo per conquistarli. Una dote che l’anno scorso non avevano e che sembra la prima che Mourinho gli ha trasmesso. Ma c’è ancora tanto da lavorare e ci vuole tempo. Come ha detto il mister a fine partita.