Mourinho il re di coppe
(IL MESSAGGERO) Tra i venticinque trofei, e mezzo, che José Mourinho può vantare nella sua carriera manca ancora la Conference League. Nuova competizione che la Roma affronterà per la prima volta in questa stagione e che, con molta probabilità, lo Special One ha messo nel mirino per portare a cinque i propri trofei internazionali ed eguagliare uno come Trapattoni (una coppa dei campioni e tre Uefa, più una Coppa della Coppe). Ma non bisogna farsi trasportare tropppo dall’entusiasmo, visto che ogni partita deve essere giocata e siamo solo all’inizio della stagione: «Il percorso è lungo. Il campionato riveste un’importanza diversa, ma ci teniamo e giocheremo per vincerla. Nessuno pensa al Verona, tutti hanno in testa il CSKA. E’ questo ciò che voglio ed è così che lavoriamo. Voglio che la squadra sia pronta per tutte le competizioni. Abbiamo qualche limitazione sulla rosa. Cinque vittorie non sono cinquanta. Non c’è ragione per essere ultra ottimisti. Però i risultati positivi sono ovviamente importanti, aiutano il processo per sviluppare la squadra, la gente e i tifosi sono felici ma anche loro devono essere equilibrati. L’empatia creata fra di noi e con loro è molto importante. Però noi dobbiamo avere esperienza e tranquillità, restare calmi perché dobbiamo ancora migliorare tanto».