DIVAGAZIONI ROMANISTETOP

DIVAGAZIONI ROMANISTE. Lo Special Mille

Di Franco BOVAIO – “Mille”. Non è solo il titolo del riuscitissimo tormentone estivo di Orietta Berti, Fedez e Achille Lauro, ma è anche il numero di panchine ufficiali che José Mourinho collezionerà con quella di domenica sera contro il Sassuolo.

Mille panchine in 21 anni, nei quali ha vinto i famosi 25 trofei con i quali si è presentato alla Roma, con la speranza, sua e di tutti noi, che in giallorosso possa accumularne tanti altri.

Mille panchine che ha suddiviso tra 9 squadre. A cominciare dalle 11 con il Benfica, dove venne chiamato nel 2000 per sostituire un totem come Jupp Heynckes dopo appena 4 giornate di campionato. Lui, l’ancora trentasettenne Mourinho, che fino a quel momento era stato solo il vice di Bobby Robson prima al Porto e poi al Barcellona e di Luis van Gaal quando era sulla panchina dei catalani. Per José era un sogno che si avverava e che lo avrebbe portato a vivere una carriera meravigliosa. Per di più senza essere stato un gran calciatore.

Al Benfica seguirono l’Uniao Leira (20 partite), il Porto (127), il Chelsea (321 in due diversi periodi e il famoso “I am the Special One” che disse nel corso di una conferenza stampa), l’Inter (108), il Real Madrid (178), il Manchester United (144), il Tottenham (86) e ora la Roma (4). Con la quale vuole continuare bene come ha cominciato, a partire dalla gara contro il Sassuolo, che nelle 8 partite di campionato che ha finora giocato in casa dei giallorossi ha strappato 5 pareggi, perdendo solo 3 volte. Numeri che, uniti alla forza e alla vivacità offensiva che gli emiliani hanno dimostrato di avere nell’ultima stagione, devono far stare tutti molto attenti in casa Roma. Anche se con Mourinho alle spalle i cali di tensione degli ultimi anni stanno pian piano svanendo.

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