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SALERNITANA-ROMA. Il pagellario di Franco Bovaio

E bona pure la seconda!

Dopo un primo tempo di studio e attesa la Roma sboccia nel secondo e vince di goleada a Salerno. Dove tutti avranno vita difficile. Proprio come è stato per i giallorossi nei primi 45’, con la Salernitana tutta arroccata davanti alla propria porta. Ma dopo l’intervallo, una volta passata in vantaggio con Pellegrini (voto 8), che è sempre più capitano e leader della squadra, la Roma ha dilagato. Il raddoppio di Veretout (8 anche a lui), arrivato al termine di un’azione da manuale condotta da Carles Perez (6,5), scelto come vice Zaniolo perché, per caratteristiche è quello che gli si avvicina di più, proseguita da Abraham (7,5) e rifinita da Mkhitaryan (6,5). Il tris, bellissimo, lo ha segnato il centravanti inglese, finalmente e meritatamente in rete con la maglia giallorossa.

La quaterna è stata firmata ancora da Pellegrini, con un “tiroaggiro” che ha fatto esplodere il settore dello stadio riservato ai romanisti al seguito. Quattro-gol-quattro di cui tre bellissimi tranne il primo, che è arrivato su papera del portiere avversario e che, però, è stato il più importante. Perché ha fatto saltare il bunker di Castori. Un gol nel quale ha molti meriti Vina (7), autore di una prestazione convincente e assistman per Pellegrini.

Mourinho (8) ha detto che la Roma ha giocato una partita intelligente, difficile, ma perfetta. Siamo d’accordo con lui, che ha tremato come noi, quando ha visto il sempre più concreto Cristante (6,5) cadere e rialzarsi zoppicando. Perché là in mezzo la squadra è corta. E sia Cristante che Veretout ora partiranno per le rispettive nazionali, sottoponendosi, così, ad ulteriori stress psico-fisici. Urge un altro centrocampista, così come urgerebbe un terzino destro che faccia la riserva a Karsdorp (6,5), un’altra volta convincente. Bene anche i due centrali di difesa, Mancini e Ibanez (6,5 ad entrambi), che non avevano grandi avversari con cui confrontarsi, ma che hanno svolto nel modo migliore il loro compito. A Rui Patricio, praticamente inoperoso, non possiamo dare alcun voto, come vorremmo sempre fare. Perché significherebbe che la nostra Roma sarebbe perfetta e vincerebbe quasi sempre.

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