Revoca a Tor di Valle: sette emendamenti per svoltare
(GAZZETTA DELLO SPORT) La vicenda legata alla revoca del Pubblico Interesse al nuovo stadio della Roma da costruire a Tor di Valle – atto senza il quale non è possibile individuare un’altra zona – ieri ha vissuto una giornata importante, anche se ancora una volta interlocutoria, nonostante la sindaca Raggi avesse previsto il via libera. Ma nell’assemblea capitolina, poco dopo le 18, è venuto a mancare di nuovo il numero legale e quindi la seduta è stata aggiornata a oggi alle 14, quando basteranno 16 presenti. PD e M5S intanto hanno presentato 7 emendamenti che farebbero convergere sul si alla revoca anche i voti di parte dell’opposizione. Le motivazioni di base sono due. La prima: la mancanza della firma di Eurnova (l’altro proponente) sull’atto d’obbligo, per l’indisponibilità dei terreni, tra luglio e ottobre, a causa di un pignoramento pregresso; la seconda: il no di uno dei due proponenti, cioè il club giallorosso, a giocare in quell’impianto. Che cosa può succedere ora? Dato per scontato che Eurnova ricorrerà senz’altro al Tar e farà causa per danni (si dice quantificabili almeno in 60 milioni), secondo alcuni consiglieri gli emendamenti metterebbero a questo punto al riparo il Comune e loro stessi di rispondere in solido, lasciando il cerino in mano alla sola Roma.