Una squadra di numeri uno
(IL MESSAGGERO) Il via vai di numeri uno nella Roma degli ultimi 15-20 anni, è pari soltanto ad una mattinata trascorsa alla stazione Termini. Gente che va, che viene, senza mai trovare pace o un minimo di continuità. Ormai ci si è abituati ad un continuo andirivieni. Quattro nell’ultimo triennio (Olsen, Pau Lopez, Mirante e Fuzato), ben undici nell’era statunitense (Stekelenburg, Goicoechea, Lobont, De Sanctis, Skorupski, Szczesny, Alisson, Olsen, Pau Lopez, Mirante e Fuzato), addirittura 19 negli ultimi 20 anni. Intanto per l’immediato futuro tocca a Pinto e Mourinho riprovarci. Il ventaglio delle scelte è ampio e dipende dalla disponibilità di spesa del club. C’è il portiere offerto da Raiola (Areola), quello di Mendes (Rui Patricio), quello sondato ad aprile (Musso), l’altro che in rotta con Gasperini si propone (Gollini), sino ad arrivare al preferito dello Special One. Si tratta di Lloris. Nei giorni scorsi il nazionale francese ha rimandato ogni discorso relativo alla sua permanenza al Tottenham. Per la zona offensiva, invece, spunta il nome di Milot Rashica, esterno sinistro. Gioca nel Werder Brema, appena retrocesso nella serie B tedesca. In stagione ha segnato 3 gol in 24 gare, da quando nel 2018 è però sbarcato in Bundesliga, proveniente dal Vitesse, i numeri sono molto più interessanti: 21 reti e 17 assist in 87 presenze. Un anno fa il Werder ha rifiutato offerte di 30 milioni. Ora, dopo la retrocessione e con il contratto in scadenza nel 2022, si può prendere più o meno per la metà.