La scelta di Mou: ritiro a Riscone
(IL TEMPO) La Roma studia l’estate di José. Una decina giorni a Trigoria, poi la partenza per una seconda parte di ritiro che potrebbe andare in scena tra i monti dell’Alto Adige. È questa l’ipotesi che la dirigenza giallorossa sta valutando negli ultimi giorni, per consentire a Mourinho di preparare la sua prima stagione nelle migliori condizioni possibili.
Lo Special One ha instaurato un filo diretto con il Fulvio Bernardini e tra le idee proposte dal tecnico c’é anche quella di svolgere una parte della preparazione estiva lontano dalla Capitale, per cementare il gruppo ed iniziare a conoscere da vicino i giocatori. Attualmente la location più quotata è Riscone di Brunico, che in passato ha già ospitato i giallorossi sia nei primi anni della gestione americana targata Pallotta che ai tempi della Roma di Liedholm. Non sarebbe la prima volta neanche per Mourinho, legato a Riscone da un ricordo speciale: proprio in Val Pusteria infatti il portoghese ha iniziato la sua prima avventura in Italia alla guida dell’Inter, culminata con il Triplete.
I contatti con la località dolomitica sono stati già avviati e, nei prossimi giorni, verrà presa una decisione definitiva sulla questione ritiro. Tra le alternative che il club sta valutando c’è anche I’Austria, ma quella di spostarsi all’estero sembra un’ipotesi complicata a causa delle numerose norme anti Covid-19 da seguire. Per questo l’opzione di volare negli Stati Uniti – a Mou non sarebbe dispiaciuta la California – appare di difficile percorrenza: probabilmente i Friedkin dovranno attendere ancora un anno prima di volare con la squadra negli States.
Due settimane al massimo e la società ufficializzerà il programma estivo della squadra, che si ritroverà il 6 luglio a Trigoria per l’inizio dell’era Mourinho. Quel giorno potrebbe esserci anche Xhaka: sull’arrivo dello svizzero continua ad esserci ottimismo – c’è l’accordo con il giocatore in attesa di raggiungere l’intesa con l’Arsenal. Più difficile pensare ad una chiusura in tempi brevi dell’affare Belotti: Cairo vuole aspettare la fine dell’Europeo prima di iniziare a trattare. Tra i pali invece si continua a seguire la pista Rui Patricio.
Intanto la Roma ha iniziato a studiare il piano per far tonare i tifosi allo stadio: l’apertura dell’Olimpico per Euro 2020 – evento gestito dall’organizzazione della Roma – viene considerato come un grande test in vista del prossimo campionato, quando sarà consentito (almeno inizialmente) l’accesso a circa sedicimila spettatori. E’ decisamente presto per pensare ad organizzare una nuova campagna abbonamenti, ma la società metterà in vendita i biglietti delle singole partite con modalità ancora da stabilire. Un passo importante verso un (lento) ritorno alla normalità.