Euro 2020, Italia-Austria 2-1: Chiesa e Pessina portano gli azzurri ai quarti
(SPORTMEDIASET) L’Italia soffre, ma continua il cammino a Euro 2020. Negli ottavi di finale la squadra di Mancini batte 2-1 l’Austria ai supplementari e stacca il pass per i quarti, dove affronterà la vincente di Portogallo-Belgio. A Wembley gara tirata ed equilibrata nei tempi regolamentari: gli azzurri centrano un incrocio con Immobile, poi Taylor annulla un gol di Arnautovic. Ai supplementari a segno Chiesa (95′), Pessina (105′) e Kalajdzic (114′).
LA PARTITA
Sono serviti 120′ all’Italia targata Mancini per dimostrare di essere ancora più squadra e continuare a sognare. Al termine di una gara tiratissima contro una buona Austria, ci pensano Chiesa e Pessina a trascinare gli azzurri ai quarti. Ma è la prova di squadra a convincere. A decidere tutto questa volta sono stati infatti due giocatori entrati a gara in corso. Ennesima dimostrazione di un gruppo unito, con tante soluzioni e composto da giocatori pronti a sfruttare al massimo ogni chance. Al netto di una prova complicata e una partita a tratti “sporca” e molto chiusa, la differenza l’hanno fatta i soliti principi di gioco di Mancini e la propensione all’attacco in ogni momento del match. Supplementari compresi. Del resto i due gol azzurri sono arrivati proprio nel momento cruciale della gara, quando le energie calano e per centrare l’obiettivo tocca andare oltre i limiti. Una prova di forza che a questo punto del torneo potrà servire agli azzurri ad affrontare con più “armi”, determinazione e certezze le prossime sfide del torneo.
Dopo il turnover col Galles, per il primo scontro diretto di Euro 2020 Mancini si affida alle certezze riconsegnando le chiavi del centrocampo a Barella, Jorginho e Verratti e puntando nuovamente sul tridente Berardi-Immobile-Insigne. Foda invece ritrova Hinteregger e piazza Grlillitsch e Schlager davanti alla difesa e Laimer, Sabitzer e Baumgartner dietro ad Arnautovic. Scelte che segnano subito l’inizio del match. Come da copione, l’Italia cerca il possesso e manovra con tanti uomini. L’Austria però non arretra e prova a giocarsela a viso aperto cercando di soffocare subito la costruzione azzurra e impostare il gioco da dietro in ampiezza. Atteggiamento che da una parte complica un po’ i piani degli uomini di Mancini in avvio di manovra, ma dall’altra presta anche il fianco alle verticalizzazioni per Immobile. A buon ritmo nei primi dieci minuti non si segnalano grandi occasioni, poi l’Italia alza il baricentro e aumenta i giri a sinistra. Spinazzola spara a lato da buona posizione, poi Bachmann blocca un tiro a giro debole di Insigne e un destro a botta sicura di Barella. Occasioni che aumentano la pressione azzurra, ma concedono anche campo alle ripartenze dell’Austria. Arnatutovic calcia alto sugli sviluppi di un contropiede, poi sono ancora gli uomini di Mancini a spingere con Verratti tra le linee e a puntare con tanti uomini il bunker biancorosso. Con gli spazi intasati, Immobile centra l’incrocio dei pali con un bolide dalla distanza, poi il primo tempo si chiude su un destro di Spinazzola neutralizzato da Bachmann.
La ripresa si apre ancora con il possesso azzurro, un salvataggio di Dragovic su Berardi e una punizione di Alaba alta di poco. Più nervosa, lenta e imprecisa nel giropalla, l’Italia fatica a trovare spazi e perde un po’ le distanze tra i reparti. Da una parte Alaba chiude bene su un traversone di Insigne per Berardi, poi Bonucci spedisce alto di testa sugli sviluppi di un corner. Dall’altra un tiro pericoloso di Sabitzer finisce a lato, poi Taylor annulla un gol di Arnautovic con l’aiuto del var per posizione irregolare. Decisione che fa tirare un sospiro di sollievo all’Italia e avvia la girandola dei cambi. A caccia di energie e idee, Mancini leva Barella e Verratti e fa entrare Pessina e Locatelli. Ma l’Italia fatica a sfondare. In palla, Spinazzola inventa per Berardi, ma l’attaccante del Sassuolo sbaglia tutto provando una mezza rovesciata al volo e poi cede il posto a Chiesa. Nel finale entra anche Belotti e gli azzurri attaccano a testa bassa. Dragovic chiude bene dopo una bella giocata di Insigne, poi la difesa austriaca libera su un cross pericoloso del Gallo e la gara va ai supplementari.
Nell’extra-time Bachmann ferma un destro di Chiesa dopo una buona sponda di Belotti, poi è proprio l’esterno della Juve a sbloccare il match con un sinistro potente in area. Gol che rompe l’equilibrio e cambia la gara. Con poche energie, infatti, la partita diventa un uno contro uno a tutto campo, con continui capovolgimenti di fronte. In vantaggio, gli azzurri arretrano a protezione del risultato, ma non rinunciano a creare e ad attaccare la profondità appena possono. Bachmann para una punizione velenosa di Insigne, poi Pessina raddoppia i conti dopo un’ottima sponda di Acerbi in area. Rete che indirizza la gara sui binari azzurri, ma che non basta ad arrivare al triplice fischio senza rischi. Donnarumma vola su un bolide di Schaub, poi Sabitzer spara alto da buona posizione dopo un paio di contropiedi pericolosi falliti da Belotti & Co. Occasioni che fanno suonare il campanello d’allarme sulla panchina azzurra e dopo il gol di Kalajdzic trasformano gli ultimi minuti in un finale da brividi. Chiesa ha un paio di chance per mettere a segno il tris, ma non riesce ad andare ancora bersaglio e così tocca a Bonucci & Co. sbrigare la pratica serrando le linee e difendendo il risultato. L’Italia soffre ma vola ai quarti. L’Austria invece saluta Euro 2020 a testa alta.
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