La Roma in caduta libera
(IL MESSAGGERO) La Roma è come se si fosse ritirata dal campionato. Dan e Ryan Friedkin, pronti a chiamare Sarri a Trigoria, assistono infreddoliti al quattordicesimo ko stagionale che certifica la resa vergognosa di Fonseca e del suo gruppo rimasti ormai senza obiettivi. A Marassi vince la Sampdoria dell’ex Ranieri: 2-0. I giallorossi, con 5 punti nelle ultime 8 partite e sempre al settimo posto, vedono avvicinasi il Sassuolo (-2) a 4 gare dal traguardo.
Condizionato dalla resa di giovedì a Manchester, Fonseca stravolge il suo 3-4-2-1 con l’ennesima rivoluzione in campionato, dettata non solo da chi sta male. Sono 10 gli assenti: si è fermato nella Capitale anche Pellegrini per assistere alla nascita del secondogenito Thomas.
Tirando le somme, dopo il crollo a Old Trafford, la formazione cambia per sette-undicesimi. Il portiere è addirittura Fuzato che non è titolare da agosto, quando debuttò in serie A nell’ultima tappa del campionato scorso quando i giallorossi riuscirono a battere la Juve già campione d’Italia a Torino. Riappare dall’inizio, a destra, anche Santon, rientrano Mancini e Kumbulla, trovano spazio pure Peres, Villar e Mayoral.
La Sampdoria non si accontenta dell’aggressività. Prima dell’intervallo, il primo gol italiano del portoghese Silva che per segnare dopo 3 anni e 9 mesi deve approfittare del doppio regalo di Fuzato: rilancio sballato su Kumbulla e posizione difettosa sul tiro del centrocampista che fa centro su invito di Torsby. Anche Peres partecipa alla sbandata. Come accadrà a Santon e Mancini a metà ripresa sull’imbucata non look di Verre per Jankto che raddoppia.