Dzeko aspetta Mourinho
(IL TEMPO) Valli a calmare, adesso, i romanisti. Una giornata di fermento in Borsa del titolo giallorosso, con chiusura a +10,86% dopo la sospensione per eccesso di rialzo, ha scatenato le più svariate fantasie e l’attesa vana di un annuncio che non è mai stato in programma. È l’effetto Mourinho, che fa di nuovo credere ai tifosi ai colpi di mercato una volta impossibili. Poi c’è la realtà, un programma ambizioso sì, ma a media scadenza, che vedrà la Roma passare necessariamente per vari step. Uno di questi è la decisione su Dzeko. Ogni possibilità è ancora aperta, il bosniaco potrebbe essere il centravanti titolare dell’anno prossimo a servizio di Mourinho, ma il club è pronto anche ad accompagnarlo alla porta. Per ora gli unici messaggi li ha inviati il giocatore al portoghese, esaltando il suo arrivo nelle interviste post-derby, mentre Mourinho ha deciso di non chiamare nessuno dei suoi futuri giocatori prima della fine della stagione. Non ha fatto eccezioni neppure col giocatore più rappresentativo della rosa e chi conosce i «codici» del calcio lo interpreta come un segnale importante: se Mourinho si fosse già convinto di puntare su Edin avrebbe trovato un modo di farsi sentire. Malignità o meno, si capirà presto.
La prossima settimana l’agente dell’attaccante, Alessandro Lucci, si confronterà con Pinto. Nel frattempo sarà lui stesso a parlare col Psg per capire se l’altro suo assistito Florenzi rimarrà a Parigi o tornerà, almeno di passaggio, a Trigoria: anche in questo caso è tutto ancora possibile. Su Dzeko la posizione della Roma è attendista. Se il bosniaco decidesse di restare nessuno lo forzerà ad andare via. In caso contrario, qualora il ragazzo trovasse un’altra offerta per chiudere la carriera altrove, il club non opporrebbe resistenza. E qui subentra il ruolo di Mourinho, il cui parare può cambiare le prospettive. Sia della Roma, che dovrà ascoltare le esigenze del tecnico, sia di Dzeko stesso: ha bisogno di sentirsi di nuovo importante e apprezzato dopo un anno turbolento e le ruggini con Fonseca. Intanto qualcuno per conto dei giallorossi sta trattando da tempo Belotti, in scadenza tra un anno col Torino. Tutta in salita, invece, la strada che porta a Vlahovic: la Fiorentina lo valuta 60 milioni e lo rende di fatto incedibile. Altre opzioni non mancano, ma tenersi Dzeko, alla fine, potrebbe essere una soluzione utile a Mourinho. Che i campioni sa motivarli eccome. Chi resta, chi viene, chi torna e chi va. Pedro ha detto ai tifosi uscendo da Trigoria: «Spero di restare ma non lo so», mentre Kluivert si è augurato di «rivedervi l’anno prossimo» con quelli del Lipsia. Difficile.