DIVAGAZIONI ROMANISTETOP

DIVAGAZIONI ROMANISTE… Largo ai giovani … finalmente

Di Franco BOVAIO – L’inaspettata e, per questo, più bella vittoria nel derby è arrivata anche grazie a due ragazzi di belle speranze che hanno finalmente trovato spazio tra i titolari. Il portiere Fuzato (23 anni) e il centrocampista Darboe (19). La loro voglia di arrivare gli ha dato quel qualcosa in più che negli ultimi tempi era troppo spesso mancato ai loro colleghi più attempati.

La grinta, la determinazione, l’agilità e l’energia dei vent’anni, che andando avanti con l’età finisci inevitabilmente col perdere. E’ questa, secondo noi, la lezione del derby del 15 maggio. Bisogna lasciare spazio ai giovani. Se bravi, ovviamente. Perché il futuro sono loro, nel calcio come nella vita di tutti i giorni. A che serve far lavorare una persona di oltre sessant’anni, che ha già vissuto le sue esperienze ed emozioni professionali e che non vede l’ora di mettersi al riposo, anche perché fisicamente non ce la fa più? A niente. Quella non ti darà più niente, se non la sua esperienza, che può trasferire ad un ragazzo con un periodo di affiancamento professionale. Poi è meglio dar spazio ad un ventenne, che in quel posto di lavoro porterà tutto il suo entusiasmo giovanile, le sue idee nuove e la sua voglia di costruirsi una carriera e una vita. Questa dovrebbe essere la regola delle nostre società e del calcio, che all’estero ha già preso questa direzione, mentre da noi stenta a prenderla. Invece anche in Serie

A i Fuzato e i Darboe, visto che sono bravi, meritano di recitare da protagonisti fin da subito. Non fra qualche anno. Subito. Immediatamente. Con la raccomandazione a tutti i tifosi e i media, però, di perdonare loro qualche errore di gioventù che commetteranno nel loro cammino ancora inesperto. Perché questo arriverà, sarà inevitabile. Ma si cresce anche con gli errori. Anzi, forse soprattutto sbagliando. E noi dovremo perdonarli. Non ucciderli con le nostre critiche al primo passo falso. Perché Fuzato e Darboe, secondo noi, sono due talenti veri, dai quali la Roma di Mou che verrà potrà avere solo benefici. Meglio loro, di qualche acquisto milionario che, poi, si riveli l’ennesimo flop. Fuzato è esplosivo nelle uscite, reattivo tra i pali e blocca il pallone come facevano i portieri di una volta. Darboe è tatticamente già grande, si trova sempre al posto giusto nel momento giusto, non sbaglia quasi mai un passaggio e ha personalità. Tanto che anche i compagni più esperti gli danno spesso il pallone.

Insomma, puntiamoci su questi due talenti. Non ce ne pentiremo. A patto di avere la pazienza di farli crescere come si deve. Dandogli il tempo che questo richiede.

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