DIVAGAZIONI ROMANISTETOP

DIVAGAZIONI ROMANISTE… Risparmiateci Conceicao

Di Franco BOVAIO – Per piacere, se davvero avete un minimo di rispetto per il tifoso della Roma, risparmiategli Sergio Conceiçao. Perché se il prossimo anno Fonseca non sarà più il mister giallorosso (come sembra) il suo successore non può essere l’attuale allenatore del Porto. E non lo può essere per tanti motivi, primi tra i quali il fatto di essere stato, da giocatore, uno degli artefici dello scudetto vinto dalla Lazio nel 2000 e perché, non poco tempo fa, ha dichiarato che il suo sogno è quello di diventare, un giorno, l’allenatore proprio della Lazio. Club al quale è rimasto molto legato. Come è ovvio che sia.

Dunque, già per questo, non può essere mai l’allenatore della Roma. Per di più il primo scelto davvero dai Friedkin, che quando sono arrivati hanno trovato Fonseca, al quale si sono giustamente affidati per questa stagione, visto che hanno preso la società a metà agosto. Quando ormai il campionato era alle porte e, dunque, era tardissimo per cambiare l’allenatore.

Ma ora che sono chiamati loro a scegliere il mister che verrà non possono permettersi di sbagliare. E la scelta di Conceiçao, suggerita dal ds Pinto, stando a quanto scrive la Gazzetta dello Sport, per noi sarebbe la più sbagliata. E’ troppo laziale per diventare romanista.

E’ vero, in passato ci sono stati altri mister che hanno allenato sia l’una che l’altra squadra, compreso il grande Bernardini, che quando giocava era stato uno dei pilastri della Roma degli anni ’30 e che poi, negli anni ’50, si è seduto sulla panchina laziale. Compreso Zeman, che dopo aver dato spettacolo con la Lazio è stato preso dalla Roma di Sensi e qui ha fatto innamorare tantissimi romanisti, che ormai lo vedono più giallorosso che biancoceleste.

Ma in questo momento la Roma non può permettersi di affidare la panchina ad un Conceiçao qualsiasi. Dopo tredici anni senza vittorie (tredici!) scegliere un ex laziale come lui sarebbe davvero un affronto alla pazienza dei tifosi. Per rinascere la Roma deve puntare su altri. Deve dare la squadra ad un allenatore di prima grandezza. Ad uno come Allegri, come Sarri (pur se l’idea non ci stuzzica), come Ancelotti, che sarebbe il sogno di tutti i romanisti. Tanto per capirci. E ad allenatori di questo tipo va fatta un’offerta non rifiutabile per convincerli a misurarsi con una prova difficile e poco stuzzicante come quella di guidare la Roma. Per poi rinforzare la squadra dove serve.

Certo, per fare questo bisognerebbe investire quei molti soldi che oggi la società non può investire, vista la pesante situazione debitoria nella quale l’ha lasciata la gestione Pallotta. Ma per ridare entusiasmo ai tifosi e tornare a sperare di vincere qualcosa è questa l’unica strada percorribile. Altrimenti si parli chiaro al popolo giallorosso e gli si dica che il club che porta il nome della Capitale è destinato solo a vivere in un’aurea mediocrità.

Anche in tal caso, però, risparmiateci Conceiçao. Per rispetto della passione dei romanisti, che già ne hanno sopportate tante negli anni della gestione a stelle e strisce del loro club.

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