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Mr. Wolf e la mancanza di mentalità

EDITORIALE – Mentalità, in unanime accordo l’indiziata speciale dopo la sconfitta contro il Napoli per spiegare l’ennesima brutta figura con una “grande” e lo scivolamento ai margini della zona Champions. Nota alle cronache da tempo e latitante da troppo, tende ad assumere fattezze mitologiche nei peridi di difficoltà per poi concretizzarsi sotto sembianze umane, nello specifico di allenatori. In principio fu Trapattoni, poi venne Ancellotti ed oggi Allegri. Stimati tecnici che nella Capitale, invece di esercitare la professione, assumono il ruolo di mantra. Un Mr. Wolf insomma, per dirlo alla Tarantino, la cavalleria che arriva per direttissima e mette rimedio agli errori fatti.

Facile a dirsi ma più difficile a farsi perché i Mr Wolf sono merce rara e spesso si rischia di confondere chi ha carattere con chi invece ha solo un caratteraccio. Paradossalmente oggi si parla solo di futuro mentre la squadra è ancora in corsa sia in campionato che in Europa. Lottare fino all’ultimo per l’accesso alla prossima Champions, come disputare una semifinale in campo internazionale, sono passi decisivi per creare di una mentalità vincente, da costruire partita dopo partita, senza scorciatoie o per interposta persona.

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