STORIA DI IERI di Diego AngelinoTOP

ROMA-VERONA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Il Verona aveva un ottimo score con le prime della classifica: alla Roma bastano pochi minuti per batterlo.

Primo tempo equilibrato fino al vantaggio di Mancini di testa. A quel punto è Mayoral protagonista in occasione del 2-0, non segnando ma fornendo l’assist a Mkhitaryan dopo dribbling sul portiere: l’armeno sale in cattedra con colpo da biliardo, che spiazza Silvestri come fosse un calcio di rigore. 

Gancio e montante a stretto giro rintronano l’avversario, steso del tutto da Mayoral: destro al volo di Pellegrini (come la calcia!) e tap-in vincente dell’attaccante romanista. 

Il quale sfrutta anche un delle follie del calcio moderno, la marcatura a zona in area su calcio piazzato: Borja Mayoral, da solo a poter disturbare Silvestri, costringe il portiere alla respinta che da il “La” al goal, con il calcio al volo di Pellegrini.

Verona sì bene con le grandi, ma alla Roma servono comunque venti giornate per battere una delle prime nove (l’ultima) della Serie A.

Questa difficoltà si nota in parte nel corso della ripresa, dopo aver sfiorato più volte il 4-0. Spinazzola prima egoista – quando calcia coperto non servendo l’onnipresente Pellegrini liberissimo – poi ipnotizzato da Silvestri, inutile dirvi servito da chi. 

Proprio Pellegrini, dopo un fallo quasi inesistente su Zaccagni, viene ammonito dal signor Piccinini: diffidato, salta Juventus-Roma.

Dicevamo della ripresa: Juric ne cambia tre insieme e rientra in partita; Spinazzola a spasso, Bessa crossa, Mancini un po’ in ritardo, Pau Lopez corre dietro al pallone, Colley segna.

Un quarto d’ora in cui il Verona fa la partita: al solito, Fonseca non è reattivo nell’inserimento di Cristante ma, per fortuna, l’atavico immobilismo nelle sostituzioni non influisce sul risultato finale.

A Torino mancherà con ogni probabilità anche Smalling: prestazioni sottotono e troppi infortuni in questa stagione, ma la sua esperienza sarebbe stata utilissima allo Stadium.

Dove speriamo possano essere disponibili Reynolds, El Shaarawy ma, soprattutto, Dzeko: con il primo posto a 6 (5) punti e, allo stesso tempo, il settimo a 4 (5), non è tempo di beghe ma di sfruttare al massimo tutti gli elementi in rosa. A partire dai migliori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *