DIVAGAZIONI ROMANISTE… La mia Juventus-Roma
Di Franco BOVAIO – Per la mia generazione c’è uno Juventus-Roma di fondamentale importanza. Perché ci sono vittorie che contano più di altre per il modo e per il momento in cui arrivano. Mi riferisco all’1-0 a Torino con gol di Paulo Roberto Falcao dell’1 novembre 1981. Perché quella è stata la vittoria dell’orgoglio e della ribellione verso ogni sopruso. La vittoria che ha fatto capire a tutta la Roma che anche la Juve era battibile. Appena sei mesi prima, infatti, proprio lì, sul campo del vecchio Comunale di Torino, alla Roma era stato scippato uno scudetto nel modo più clamoroso possibile, col famoso gol di Turone annullato davanti a diecimila (diecimila!) romanisti in trasferta. Che poi tornarono a casa pieni di rabbia e veleno. E quella partita dell’1 novembre 1981 era l’immediato ritorno sul luogo del misfatto. E tutti i romanisti l’aspettavano per prendersi la rivincita su chi, da sempre, incarnava il potere costituito. Batterli sul proprio campo significava dimostrarsi che tutto era possibile e vincere era diventato un imperativo. Anche se a Torino la Roma non ci riusciva da tredici anni.
Potete, dunque, immaginare la gioia di chi salì in Piemonte al seguito della squadra quando, al 4’ del secondo tempo, proprio colui che aveva incarnato i panni del fiero avversario del potere juventino, Falcao, su un cross basso dalla sinistra si incuneò tra i belli addormentati Zoff e Brio beffandoli con un tocchetto di punta con cui infilò la palla nella stessa porta in cui aveva segnato Turone. Si proprio quella! 1-0 per la Roma e Juve in ginocchio, senza che stavolta nessun arbitro o guardalinee si sognasse di annullare il gol. I torinesi replicarono con attacchi veementi, ma la Roma resse bene l’urto, riuscendo a tornare a casa con la vittoria e con la certezza che anche loro potevano essere sconfitti. Pur con tutte le riguardose attenzioni di cui potevano godere.