A PRIMA VISTACOPPE EUROPEETOP

ROMA-YOUNG BOYS. A PRIMA VISTA… di Paolo MARCACCI

Più che leccarsi le ferite, la Roma deve rialzare la testa: l’espressione è preferibile, proprio in un momento in cui, come spesso accade alle nostre latitudini, sembra essere bastato un episodio – pesantemente – negativo per incrinare una serie di certezze che sembravano essersi sedimentate nelle settimane precedenti. 

Fastidi e frizioni, poi, nella conferenza stampa di ieri, con la precisazione di Paulo Fonseca circa l’indiscrezione secondo la quale ci sarebbe stata una reprimenda veemente è severa dei Friedkin verso il gruppo dei giocatori. In presenza, espressione due volte da sottolineare: in primis per il periodo straniante che stiamo vivendo, in secondo luogo perché a Trigoria una scena del genere non si vedeva dalla notte dei tempi. 

Noi, vista la smentita del tecnico, ci limitiamo a dire la nostra: se fosse accaduto davvero, non ci sarebbe dispiaciuto. 

Prima del fischio d’inizio, una nota a metà tra fastidio e mistero: il ginocchio di Smalling, esattamente, come sta? Quali sono i tempi non più previsti, ma prevedibili a questo punto, del suo rientro? Confidiamo nella possibilità che non diventi una questione annosa e ammantata da misteri non giustificati: abbiamo già dato. 

La partita? Alla fine va come deve, compresa la rotondità del risultato; anche con segnature pregevoli, a una delle quali alla fine regaliamo la vetrina finale. Troppi imbarazzi nel primo tempo però, a cominciare dal modo in cui Cristante – che difensore non è – gestisce l’uno contro uno contro Nsame, in occasione del gol del vantaggio svizzero siglato da quest’ultimo. Pau Lopez? Un mezzo imbarazzo e un rimpallo sfortunato. 

La vetrina, dicevamo: il gol più pesante e più bello è quello di Riccardo Calafiori: drop di controbalzo, di sinistro, senza esitazione alcuna, con l’incrocio dei pali prima negli occhi, poi nella battuta. Un premio a una rinascita di carriera fortemente voluto da un ragazzo che ha già dovuto risalire la china nel suo destino di giocatore. 

Fonseca torna a fare una buona minestra con gli ingredienti che trova in dispensa. 

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