DIVAGAZIONI ROMANISTE

DIVAGAZIONI GIALLOROSSE. Hanno fermato Pedro, ma Pedro è vivo

Di Franco BOVAIO – Da quella ingiusta espulsione con il Sassuolo Pedro non è stato più lui. Fino a quella partita, lo scorso 6 dicembre, aveva sempre giocato da titolare in campionato (10 su 10) con un rendimento al di sopra delle aspettative e 3 gol all’attivo. Dopo è calato. Come se quel rosso ingiusto avesse spezzato la sua continuità, fermandolo sul più bello. Poi a Bologna, Pellegrini ha giocato egregiamente al posto suo, tanto da essere confermato nel ruolo di trequartista alle spalle di Dzeko e accanto a Mkhitaryan anche contro il Torino. Quando Pedro è finito in panca. Per Pellegrini altra prestazione positiva, altro gol e Pedro in campo solo al 60’ al posto di Villar. Ma a Bergamo si è tornati all’antico: dentro Pedro dall’inizio, Pellegrini riportato più indietro, accanto a Veretout e Villar in panchina. Risultato: Pedro deludente, Pellegrini anche e Villar invocato da tutti già al 35’ del primo tempo, quando l’Atalanta aveva chiuso la Roma nella sua metà campo e tutti chiedevano a Fonseca di mettere dentro Villar proprio al posto di Pedro o Pellegrini per riequilibrare la squadra.

Perché è chiaro che tutti insieme Mkhitaryan, Pedro e Pellegrini (più Dzeko) sbilanciano la squadra in avanti. Cosa che può andare bene contro le medio-piccole, ma non contro le squadre di pari livello o superiori. E poi il ruolo di Pellegrini è quello di trequartista, che gli permette di fornire assist ai compagni d’attacco, come è spesso accaduto l’anno scorso e di andare anche in gol. Non a caso le sue uniche 2 reti in campionato (al Bologna e al Torino) sono arrivate proprio quando ha giocato dietro a Dzeko e accanto a Mkhitaryan.

Dunque, ferma restando la titolarità dell’armeno, o gioca Pellegrini o gioca Pedro. In conferenza Fonseca ha detto che domani contro il Cagliari lo spagnolo ci sarà. Allora chi starà fuori? Mkhitaryan o Pellegrini? Perché a Bergamo è apparso chiaro che in questo momento la Roma non può rinunciare al dinamismo e alla qualità di Villar e Veretout, che insieme formano la migliore coppia di centrocampisti centrali a disposizione del mister, visto il declino di Diawara. Diciamo la nostra: per noi il rilancio di Pedro ci sta, perché un giocatore della sua esperienza, della sua classe e del suo carisma può fare solo bene alla Roma. Hanno fermato Pedro, ma Pedro è vivo e siamo convinti che è pronto a dimostrarlo contro il Cagliari, nell’ultima partita di campionato di questo maledetto 2020. Ma dietro va data solidità alla squadra con Veretout e Villar. E uno tra Pellegrini e Mkhitaryan deve andare in panca, pronto ad entrare in caso di necessità. Perché Bergamo ha detto anche questo. Se giocano tutti dall’inizio poi il mister non ha molte alternative per provare a cambiare il corso della partita se le circostanze lo richiedono. Alternative che invece ha se può buttare nella mischia uno dei suoi tre trequartisti d’eccellenza (Pedro, Pellegrini o Mkhitaryan) quando gli avversari hanno già sulle gambe un’ora o più di partita.

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