DIVAGAZIONI GIALLOROSSE. Forte coi deboli, debole coi forti
Di Franco BOVAIO – La Roma perde ancora una volta contro l’Atalanta, che negli ultimi 12 scontri diretti ha battuto solo 1 volta. E con questa sconfitta conferma le sue difficoltà nell’affrontare le squadre di pari livello o più forti di lei. Solo in questo campionato, tanto per restare ai numeri, ha pareggiato con Juventus (2-2) e Milan (3-3) e perso malamente a Napoli (4-0) e Bergamo (4-1). Zero vittorie in 4 partite, con ben 13 gol subiti. Un crollo!
Come mai accade questo? Problemi di personalità della squadra? Minor qualità rispetto agli organici delle dirette competitrici? Allenatori bravi che sanno imbrigliare meglio mister Fonseca?
Di tutto un po’, viene da dire. A Bergamo qualche cambio poteva e doveva essere fatto prima, perché la Roma è rimasta in partita per quasi un’ora, ha chiuso il primo tempo in vantaggio con il gol di Dzeko, ma poi è crollata nella ripresa.
Lo stesso Dzeko, leader e capitano della squadra, dopo il gol non ha fatto altro. Ha perso quasi tutti i palloni che gli sono stati dati impedendo, di conseguenza, alla difesa di respirare e ha sbagliato tutte quelle giocate offensive nelle quali, normalmente, eccelle.
Eppure la partita si era messa. Eppure l’Atalanta sembrava tenuta a bada. Eppure la Roma ha perso 4-1. Un crollo nel secondo tempo, soprattutto dopo l’1-1, che ha ricordato quello di Napoli. Arrivato sempre dopo l’intervallo. Dunque ai fattori sopra indicati si può aggiungere anche quello della resistenza fisica, che le altre grandi sembrano avere di più rispetto ai giallorossi. Che invece vanno benissimo contro le medio-piccole. Come se queste fossero anche fisicamente inferiori.
Dunque la Roma è forte con i deboli e debole con i forti. Un po’ come siamo sempre stati noi italiani. Il popolo che è per eccellenza quello del “lei non sa chi sono io”. Salvo dimenticarsi di queste parole quando si incontra uno più potente di noi.
Vabbé. Anzi no, va male. Ma anche Bergamo è alle spalle, così come l’Atalanta, che di questa Roma è diventata la bestia nera. Ora sotto con il Cagliari, per ricominciare a imporre la regola del più forte contro il più debole. Che alla fine, come abbiamo già scritto qualche giorno fa, potrebbe anche portare i punti che servono per chiudere tra le prime quattro.