DIVAGAZIONI GIALLOROSSE. Batti le medio-piccole e sogni il tricolore
di Franco BOVAIO – Allora. Qui dobbiamo metterci d’accordo. Quando la Roma batte o stra-batte le squadre medio-piccole sono quelle che non valgono niente. Quando ci pareggia o ci perde è lei che non vale niente. Beh, non è così. Anche se il buon Mihajlovic dice che a Bologna la Roma ha vinto una partita da scapoli e ammogliati. Non è così perché sono proprio queste le partite che le grandi squadre “devono” vincere. E scriviamo “devono” tra virgolette perché, poi, non è così facile doverle vincere per forza. Come la stessa storia della Roma dimostra. Ricordate le tante cadute inattese degli anni passati? Quest’anno pare che non è così, perché contro le medio piccole, finora, ha conquistato 19 punti su 24. Compresa la sconfitta a tavolino di Verona, altrimenti i punti fatti sarebbero stati 25. Significa che ne ha persi solo 5 (o 4, se le diamo quello di Verona).
E in questa statistica comprendiamo anche il Sassuolo, che per censo e tradizione non è inseribile tra le grandi del campionato (che per noi sono Juventus, Inter, Milan, Napoli e Lazio) ma che, se vediamo la classifica di quest’anno, tra le grandi va messo. E se togliamo il Sassuolo dal calcolo delle partite contro le medio-piccole i punti fatti dalla Roma contro queste sarebbero 18 su 21. E solo 3 sarebbero quelli persi.
Conclusione: se la Roma, come tutte le altre grandi, vince sempre contro le medio-piccole, che sono 14 squadre su 20, significa che a fine torneo fa 84 punti. Che sono il frutto di una moltiplicazione molto semplice: 3 a vittoria per 28 partite complessive contro le medio-piccole. E che sono anche quelli che in teoria potrebbero pure bastare per vincere lo scudetto. Anche se si ipotizza di perdere tutti i rimanenti 10 scontri diretti con Juventus, Inter, Milan, Napoli e Lazio. Cosa francamente impossibile. Perché in quelli, ad essere pessimisti, qualche pareggio esce comunque fuori.
Dunque lo scudetto si conquista vincendo le partite da “scapoli e ammogliati”, riprendendo la definizione di Mihajlovic. Lo diceva Capello una ventina di anni fa. Quando lo scudetto, con la Roma, lo vinse proprio così. Esattamente come aveva vinto quelli precedenti con il Milan.
Perciò ben venga la Roma che passeggia con le medio-piccole come ha fatto a Bologna e che stenta un po’ con le grandi, come le è capitato contro la Juventus (surclassata, ma non battuta e a Napoli). Perché le prime sono molte di più delle seconde e portano tanti, tanti punti in più in classifica.