DIVAGAZIONI ROMANISTE… Tra DPCM, DPM e zone giallo-rosse
Di Franco BOVAIO – Ormai le nostre vite dipendono dai DPCM che ci dicono fai questo, non fare quello e così via. Esci di casa la mattina che puoi fare certe cose, torni a casa la sera e non le puoi fare più. Un DPCM ti cambia programmi, pensieri, parole, opere e anche omissioni. D’altronde il virus imperversa e qualcosa chi comanda lo deve pure fare. Solo che spesso il DPCM è già vecchio quando esce rispetto alla marcia apparentemente inesorabile di questo cavolo di Covid-19 che ci sta rovinando le vite. Insomma: un’angoscia. E diciamo chiaramente che non vorremmo mai stare al posto di chi deve decidere e comandare. Perché una soluzione per il problema non l’abbiamo davvero, come non ce l’ha nessuno. Si va a tentativi e si spera nella provvidenza di manzoniana memoria.
Per fortuna in questo marasma che ci circonda noi romanisti possiamo distrarci con il DPM. Che non è un altro provvedimento governativo, si badi bene, ma l’attempato tridente delle meraviglie della nostra squadra del cuore: Dzeko-Pedro-Mkhitaryan. Novantotto anni in tre molto ben portati. Altro che casa di riposo per vecchi calciatori! Questi tre sono ancora ben vivi e vegeti, come dimostrano i loro numeri: Dzeko e Pedro hanno già segnato 3 gol a testa in campionato, mentre Mkhitaryan ha già fatto 4 assist in campionato e 1 in Europa League. L’impatto di Pedro, che molti davano per “bollito”, è stato devastante, tanto che era dai tempi di Gervinho che uno straniero della Roma non segnava così tanto nelle prime 6 giornate della Serie A. Quanto a Dzeko, dopo le ansie del mercato, si è ritrovato e ha ripreso per mano la “sua” Roma, mentre Mkhitaryan è ancora un folletto imprendibile e imprevedibile quando ha il pallone tra i piedi.
Insomma, il nostro DPM ci piace tantissimo e ci addolcisce i DPCM che ci angosciano la vita, ma che forse, ripetiamo, sono anche inevitabili per provare a fermare o a contenere il Covid in Italia. A dimostrazione del fatto che, ancora una volta, la nostra Roma (e tutto il calcio in generale) stanno assolvendo alla grande a quello che è il loro compito principale: alleviare le pene degli appassionati aiutandoli a distrarre la mente da queste ultime almeno in quelle due ore in cui si giocano le partite (a chi non è appassionato, ovviamente, il calcio sembra superfluo). Vi pare poco? A noi no.
E vi confessiamo che la nostra zona “giallorossa”, nella quale sguazziamo da quando siamo nati, ci aiuta tantissimo a vivere questi tempi angoscianti nei quali siamo precipitati.