ROMA-CLUJ. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…
di Diego ANGELINO – Una bella vittoria in una serata emozionante, nel ricordo di Gigi Proietti.
La Roma che recentemente si era fatta sorprendere a inizio gara, trova stavolta subito il goal: bene Spinazzola; altrettanto Mkhitaryan, che dopo diversi assist realizza la prima marcatura stagionale.
La solita eccessiva costruzione dal basso porta a qualche rischio: Pau Lopez è attento su Djokovic e Rondon; fortunato nella ripresa quando Kumbulla salva sulla linea dopo il colpo di testa di Carnat, che gli sfugge dalle mani.
I modesti romeni – tra l’altro con problemi di formazione – finiscono la loro partita dopo le due occasioni del primo tempo: Ibanez raddoppia di testa, mettendo definitivamente in discesa la gara della Roma.
Si seguiva con attenzione Borja Mayoral: doppietta per l’attaccante spagnolo che ha dato segni di vitalità, in attesa di verificarlo in contesti più probanti.
Villar sulla trequarti è un po’ spaesato; Pedro quando entra è sempre un fattore positivo; Smalling si allena una mezzoretta; Bruno Peres fornisce forse la miglior prova della sua ormai lunga militanza romanista.
Cristante è quello che nei giudizi, tolto Fazio, viene considerato appena sufficiente: il capitano di serata si trova, praticamente da tre anni, a non giocare nel suo ruolo; dover far partire l’azione non è certo il suo mestiere. I numeri positivi di ieri sera si rintracciano infatti nei palloni che recupera.
Tommaso Milanese: 18 anni, esordio in Europa e assist per il 5-0 finale. L’augurio di una luminosa carriera in giallorosso.
Prossimo passaggio europeo a fine mese proprio in casa dei romeni: vincere per chiudere la questione e ridurre al minino il dispendio di energie infrasettimanali. In attesa di un mercato di gennaio che riduca il più possibile i vari problemi della rosa