STORIA DI IERI di Diego AngelinoCOPPE EUROPEETOP

CLUJ-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Vincere, passare il turno e non farsi male: la Roma raggiunge gli obiettivi che si era prefissata alla vigilia del suo viaggio in Romania.

Alle prese con un turnover scelto ma altrettanto necessario, i giallorossi portano a casa la partita senza patemi, provando giocatori in nuove posizioni e inserendo giovani.

Tolti Diawara – più che arrugginito – e Carles Peres – piuttosto evanescente – i ragazzi di Fonseca sbrigano con qualità la pratica, più insidiosa per il contesto di freddo e nebbia che non per la qualità della squadra allenata da Petrescu.

Un elemento su cui riflettere, dal mio punto di vista: Spinazzola farebbe il terzo difensore, ma in sostanza gioca terzino destro; se Calafiori cresce, per me è questa la coppia di esterni titolare.

Titolare come Veretout, che entra e gioca con voglia, determinando il match. Come Mkhitaryan, sempre interessante da vedere; come Dzeko, che dimostra di aver bisogno di questa sgambata – in previsione di Napoli –poiché sbaglia una serie di controlli non da lui.

Dai più maturi ai più giovani: per Calafiori auguriamoci – superati i problemi fisici – che Raiola non ne crei a livello contrattuale; Tripi si gode l’esordio; Milanese non riesce a bissare l’assist per Pedro della gara d’andata. Stavolta, purtroppo, il suo suggerimento era per Bruno Peres…

Il fatto che la Roma giocasse pressoché senza difesa e che Pau Lopez non sia mai stato impegnato davvero, dà un ulteriore indicazione sul livello del Cluj.

Questo però non deve togliere troppi meriti a una Roma che ha subìto appena un goal nelle ultime sei partite, che dà l’impressione di saper sempre cosa fare, che coinvolge tutti gli effettivi della rosa.

Come scritto dopo il Parma, c’è un crocevia importantissimo domenica, da affrontare probabilmente in emergenza difensiva. I giocatori del Napoli, inoltre, daranno di certo qualcosa in più, col pensiero alla scomparsa di Maradona.

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