Roma, ecco il piano per la ripartenza
(IL MESSAGGERO) Quasi 350 milioni cash: sono questi i soldi speso finora dalla famiglia Friedkin. I conti sono abbastanza semplici da effettuare: 199 sono i milioni finiti a Pallotta e soci; 77,6 sono stati versati invece per sostenere l’attività del club; altri 61 sono pronti per completare l’aumento di capitale già deliberato. E se anche non ottenesse il completo controllo del club, ne dovrebbe versare almeno 45. La forbice dell’investimento oscilla già così tra i 330 e i 347) ai quali – come è stato lasciato intendere nel comunicato di mercoledì – servirà un’integrazione dell’aumento di capitale attuale, volto a garantire il risanamento del pesante deficit patrimoniale. E mentre la società pensa ad un delisting, ovvero all’uscita dalla Borsa. sono già delineate alcune linee-guida per provare ad aumentare i ricavi: dai proventi dell’Europa League (con eventuale botteghino), all’ingresso di nuovo sponsor (come potrebbe essere New Balance) fino alla futura partecipazione alla Champions Leaugue, più che mai fondamentale. In tutto questo rientra anche la possibile vendita degli asset, ovvero dei calciatori, dato che dall’ultimo mercato la Roma ha incassato appena 13 milioni di euro. Altre cessioni, però, sono state già messe in cantiere. Under, ad esempio, a fronte di un prestito di 3 milioni, il Leicester può a giugno riscattarlo a 25 (garantendo così un plusvalore di una ventina di milioni). Kluivert al Lipsia, garantirebbe un altro incasso. Senza contare i calciatori in rosa ma ai margini del progetto tecnico. Tra questi c’è Pastore (ingaggio 4,5 milioni) con il quale si potrebbe a breve discutere della rescissione (anche se l’agente, a LaRoma24, smentisce).