Chiamatelo Smiling, sorriso da romanista
(CORRIERE DELLO SPORT) E ora chiamatelo Smiling. Chris Smalling, l’uomo che sorride. Perfino a Ciampino, appena sbarcato nella Capitale dopo mesi di estenuanti trattative, rideva sotto la mascherina. Mostrava felicità, forse un po’ scomposta, dietro la tuta con i colori gisti. Ride anche la moglie Sam Cooke, da sempre pazza della Città Eterna e dell’Italia. Ride persino Fonseca che negli ultimi tempi era un elegantissimo canto triste. Sorridono anche i tifosi che hanno accolto braccia aperte il figlio di Greenwich che ha spostato di molto il suo meridiano. E pensare che era arrivato la scorsa stagione tra la perplessità generale più che la convinzione dell’arrivo di un grande giocatore. Ora potrà dare una mano ai compagni giovanissimi di reparto: Mancini, Kumbulla e Ibanez.