I Friedkin a Roma: è una full immersion
(CORRIERE DELLO SPORT) Dan e Ryan Friedkin stanno studiando la Roma tutti i giorni. Sono riservatissimi, non amano l’esposizione mediatica, non vogliono far conoscere i loro movimenti, si affidano molto a Watts, uno dei manager di fiducia del gruppo. La sede dell’Eur verrà usata soprattutto per la rappresentanza, i Friedkin avranno il loro studio, ma considerano strategico avere l’ufficio nel centro sportivo. Ryan giorno dopo giorno sta prendendo possesso della situazione, sarà sempre vicino alla squadra, molto probabilmente la seguirà anche a Verona per la partita di esordio in campionato. Dan ha voluto anche una segreteria di fiducia. Gli è stata indicata dall’ambasciata americana. Una signora che lo segue sempre in questi giorni romani, cura la sua agenda, parla perfettamente italiano e inglese, partecipa alle riunioni quando è necessario. Sul fronte stadio ai nuovi proprietari della Roma non ha fatto piacere che fosse uscita la notizia dell’incontro con la sindaca. Preferiscono che sia un incontro riservato. Lo stadio resta un asset fondamentale anche per il nuovo proprietario. È un progetto da un miliardo di euro. Il primo appuntamento è saltato. I nuovi proprietari avevano contattato il Campidoglio venerdì, il vertice in Comune dovrà essere fissato in una nuova data. In questa prima fase di conoscenza del pianeta Roma Dan e Ryan hanno parlato anche con i dipendenti, vogliono personale motivato che lavori in un ambiente sereno. Con i Friedkin il centro sportivo tornerà ad avere un ruolo di primo piano. Gli uffici dell’Eur continueranno ad essere operativi. A Trigoria avranno due uffici. Quello della presidenza, recentemente svuotato da Baldissoni, sarà di Dan, poco distante quello di Ryan. Proprio Ryan sarà stabilmente a Roma e prenderà casa in centro, Dan viaggerà spesso tra Roma e Houston. La Roma inoltre manterrà una sede a Londra, voluta da Pallotta nel cuore della City per favorire i rapporti commerciali.