Friedkin passa all’azione
(IL TEMPO) L’errore di Verona ha accelerato un processo iniziato già negli scorsi giorni. Dan e Ryan Friedkin hanno studiato nel dettaglio la Roma e ottobre sarà un mese che vedrà profondi cambiamenti all’interno del club. In una riunione andata in scena tra i vertici del Gruppo Friedkin ad inizio settimana, è stato ammesso che probabilmente bisognava intervenire immediatamente in maniera pesante. Fino all’assemblea degli azionisti del 29 settembre non ci saranno scossoni. Tra Trigoria e gli uffici dell’Eur nessuno può stare al sicuro, sia per quanto riguarda le persone coinvolte nell’ara sportiva, sia per le varie figure che si occupano quotidianamente di vicende extra-campo. I primi addii sono quelli di Longo, dimessosi dopo il caso Diawara, e del vicepresidente Baldissoni, che lascerà la Roma e non si occuperà più del progetto di Tor di Valle. Da capire il destino di Fienga, mentre sono in bilico le posizioni di Zubiria, Fonseca, De Sanctis e Gombar (tra i responsabili del pasticcio di Verona). Il primo obiettivo dei Friedkin è quello di creare una struttura più compatta e armonica, con figure che siano in grado di collaborare e dialogare tra di loro.