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FIENGA “Dzeko è il capitano della Roma, resterà fino a quando lo vorrà”

Presente all’evento “Premio Pietro Calabresi“ a Soriano nel Cimino, il Ceo Guido Fienga ha parlato con i giornalisti presenti. Queste alcune delle risposte:

Dzeko.
“Edin è il capitano della Roma e fin tanto che lo vorrà resterà il capitano della Roma”.

Sul possibile ritorno di Totti e De Rossi.
“È sbagliato mettergli addosso tutta questa pressione, hanno avviato dei percorsi, sono parte della storia della Roma, ognuno sta acquisendo le proprie competenze. Poi ci sarà un momento in cui…”.

Nella Roma la company è stata sostituita dalla family?
“Credo sia un passaggio naturale. Pallotta ha trasformato una realtà più locale in un concetto internazionale, consolidato oggi con il passaggio ad un gruppo con un taglio meno finanziario e più industriale. E’ una serie di eventi che non sto a spiegare, ma il timing è stato normale: è caduto a cavallo tra la fine di una stagione e l’inizio di un’altra. Bisogna dare tempo ai proprietari per organizzarsi e rendersi conto. L’approccio è di estrema serietà nell’affrontare problemi e scadenze, senza voler illudere nessuno e iniziare a sviluppare un progetto che abbia ambizioni consone. Si cerca la massima serietà senza promesse, cercando di migliorare la Roma che l’anno scorso è arrivata quinta”.

La prima caratteristica fondamentale?
“Ci vuole un mix di tutto. La Roma è un progetto con visione internazionale ma che ha un radicamento locale profondo. Credo non ci sia un club tra quelli che abbia mai conosciuto che viva una simbiosi così profonda con la città che rappresenta. Questa è la molla che scatena la passione anche di un americano che viene e acquista il club. La Roma è parte di Roma. E’ una sfida per chi come me, che sono romano, vuole che Roma e la Roma siano percepite come simbolo positivo”.

Quanto è complicato il ruolo di gestore del mercato? Ci sarà un regalo dei Friedkin?
“Sto facendo un lavoro che non è il mio e non sentirete da me frasi da conoscitore di calcio. Io aiuto la società nelle trattative e a far quadrare i conti. Ritengo che la Roma abbia un allenatore forte e una squadra forte, dobbiamo sistemare alcune aree in cui siamo più scoperti. Stiamo facendo un grande sforzo, dallo scorso anno, nel mantenere i giocatori che si sono distinti come i più bravi della stagione e non dar via esattamente quelli. Colpi? Noi già li abbiamo nella nostra squadra quelli forti e se dovesse arrivare qualcuno è per migliorarci”.

Per molti anni però si è ragionato in maniera più commerciale, vendendo campioni per far cassa…
“Speriamo di poter commentare a fine mercato che la politica è totalmente diversa. Ci orientiamo su questo. Di colpi ne abbiamo, se arriverà qualcuno è perché verrà giudicato in grado di portare qualità e valore aggiunto a un progetto che riteniamo già ben impostato”.

Siamo in attesa del caffè tra Totti, Fienga e Friedkin allora
“Lo prendiamo sicuro. C’è un rapporto molto bello e sereno con Totti, De Rossi e con tutti. Non c’è motivo di creare contrapposizioni, perché non ci sono”.

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