De Rossi: la Roma mi manca sempre
(CORRIERE DELLO SPORT) Daniele De Rossi è arrivato puntuale, mantenendo la promessa fatta agli organizzatori in epoca di lockdown. Ha fermato il traffico in piazza a Soriano del Cimino, lasciando la precedenza a un carro funebre seguito dai parenti del defunto. Uno striscione lo ha accolto nel popoloso paese della Tuscia, che da nove anni ricorda Pietro Calabrese con un premio che è sempre più importante “Da Ostia a Soriano Ddr è il nostro capitano“. De Rossi ha parlato del suo futuro, della Roma, dei suoi colleghi allenatori. Alla squadra che ha segnato la sua vita fa riferimento con garbo, senza invasione di campo: ” Ho scelto di fare l’allenatore, spero di avvere opportunità importanti. A Fredkin non voglio dare consigli, non voglio fare il dirigente. È un bene che si tengnano i piedi per terra senza fare promesse che non si possono mantenere in una piazza passionale e focosa come Roma. Meglio partire un po’ più calmi e poi stupire tutti. Totti alla Roma? Francesco l’ho sentito due giorni fa ma abbiamo parlato di altro“. Si era parlato della Fiorentina, priama della conferma di Iachini: “Alla Fiorentina andrei a piedi, come tutti. Qualsiasi squadra di Serie A rappresenterebbe una partenza con i fiocchi. Tanti calciatori importanti non sono arrivati negli anni, mentre altri ai quali non davi una lira hanno fatto molto bene, come ad esempio Simone Inzaghi. Poi Gattuso. Rino mi ha sorpreso anche nella capacità di proporre calcio“. Tra gli ex compagni incorona Andrea Pirlo: “Da calciatore aveva una visione diversa dagli altri, probabilmente ce l’avrà anche da allenatore. La Juventus ha aspettative elevate, ma se c’era una persona giusta per la panchina bianconera si tratta proprio di lui. Ha giusti attributi, sa prendersi le sue responsabilità, con l’obiettivo di vincere”