La Roma deve vendere
(IL TEMPO) Un mercato bloccato, soprattutto in virtù di una pesante situazione economico-finanziaria ereditata dal passato. La finestra dei trasferimenti estivi dei giallorossi ha regalato il primo acquisto ufficiale, quello di Pedro, ma a breve termine non sono previsti altri grandi movimenti in entrata, almeno fino a quando non sarà stato piazzato qualcuno dei tanti giocatori in esubero presenti nella rosa della Roma. A poco più di una settimana dal closing che ha sancito il passaggio definitivo dalle mani di Pallotta a quelle di Friedkin – la Consob è in pressing sul gruppo texano affinché venga rivisto al rialzo il prezzo dell’OPA, fissato da comunicato a 0,1165 euro per azione – la società giallorossa è più che altro impegnata sulle uscite, con il solo Smalling come reale obiettivo in entrata. A frenare la dirigenza capitolina, per il momento confermata in blocco dalla nuova proprietà, è in particolare l’attuale composizione della squadra, con ben 35 giocatori sotto contratto con relativi ingaggi e ammortamenti che pesano, e non poco, sulle casse societarie. Nella stagione 2019/20, il cui bilancio verrà pubblicato ufficialmente soltanto nei primi giorni di ottobre dopo l’assemblea di fine settembre, la perdita netta del gruppo AS Roma è stata di circa 170 milioni di euro (al 31 marzo 2020 il bilancio consolidato era sotto di 139,6 milioni), a cui va aggiunto un debito finanziario netto da circa 300 milioni. Dati che impongono la massima cautela nella fase in cui viene costruita la squadra del futuro, che dovrà per forza di cose costare di meno rispetto a quella della passata stagione. I primi nomi di cui ci si vuole liberare a Trigoria – si sta lavorando per la definizione di altre due amichevoli da giocare in Italia oltre a quella con il Benevento – sono quelli di Pastore e Schick, che hanno due situazioni di mercato diametralmente opposte. Il trequartista è stato operato all’anca e dal suo entourage sono stati chiarissimi: il Flaco almeno fino a gennaio resterà alla Roma e non ci sono quindi chance di un suo addio anticipato, un evento che porterebbe a risparmiare circa 13 milioni annui. Più rosea la situazione del ceco, su cui è in forte pressing il Bayer Leverkusen, pronto ad approfittare della liquidità in arrivo dalla cessione di Havertz per scavalcare il Lipsia, poco incline ad avvicinarsi alle richieste giallorosse. Da tenere sotto controllo anche la posizione di Dzeko, che domani avrà un faccia a faccia con Fienga ed è corteggiato in maniera serrata dalla neonata Juventus di Pirlo. Intanto è arrivato l’annuncio della firma di Pedro fino al 2023. Lo spagnolo, che guadagnerà 3 milioni più bonus a stagione, si è presentato così tramite un’intervista ai canali del club: “È davvero bello essere alla Roma. So che è difficile, ma l’obiettivo è vincere, siamo una grande squadra, è un gruppo che cresce. È una grande sfida, è difficile ma non impossibile vincere un trofeo. Voglio divertirmi assieme ai tifosi”.