STORIE GIALLOROSSE… “Giorio”
Tra l’8 e il 15 maggio dell’83 vivemmo una settimana fantastica. La nostra Roma aveva finalmente vinto lo scudetto strappandolo all’odiata Juventus. Per questo, nella stessa settimana di oggi, abbiamo pensato di dedicare la nostra rubrica ad uno dei protagonisti di quell’impresa: Maurizio Iorio. O Jorio, come scrivevano molti a quei tempi mettendo la J al posto della I. Per questo mister Liedholm lo chiamava sempre “Giorio”, visto che probabilmente lo aveva visto scritto così e che pronunciava la “J” all’inglese.
Lo ricordiamo ancora, il Barone,che quando ci parlava della sua Roma ci raccontava sempre di “Giorio” che si sacrificava per far fare i gol a Pruzzo. Di “Giorio” che era importantissimo tatticamente per la squadra con la sua velocità nelle ripartenze, che a quei tempi si chiamavano “contropiedi”. Di “Giorio” che era un ragazzo molto volenteroso e che era stato determinante per la conquista del titolo. A fine stagione, però, venne ceduto per far posto al campione del mondo “Ciccio” Graziani, salvo poi ritornare nella stagione ancora seguente (1984-85, la prima di Eriksson) e siglare su rigore uno dei gol del 2-0 rifilato alla Lazio in Coppa Italia a settembre. In totale, nelle sue due stagioni nella Roma, “Giorio” ha segnato 12 gol in 64 partite ufficiali, di cui 5 nelle 25 gare che ha disputato in quel campionato dello scudetto che venne vinto l’8 maggio del 1983 a Genova e celebrato sette giorni dopo, il 15 maggio, contro il Torino in uno stadio Olimpico strapieno di bandiere giallorosse. Che settimana che fu, quella settimana di trentasette anni fa!
(Rubrica a cura di Franco BOVAIO)