SPADAFORA “Ok ripartire, ma soltanto in sicurezza”
(CORRIERE DELLA SERA) Il Ministro dello Sport traccia la linea. Vincenzo Spadafora sin dall’inizio della crisi sanitaria non è mai stato contrario a priori a una ripresa del campionato di Serie A, ma ci tiene a ribadire che la sicurezza è l’aspetto prioritario, senza il quale non si potrà proseguire. Queste le sue parole:
Vincenzo Spadafora, da Ministro dello Sport, si aspettava questi toni alti del mondo del calcio sulla ripartenza?
La maggioranza degli italiani non vede di buon occhio la ripresa del campionato. Ma io non bado in questo momento ai sondaggi. Il calcio è un mondo importante del Paese, io lo conosco bene a differenza di chi vuol far passare un messaggio diverso. Legittimi gli interessi economici, ma quando si va su altro tipo di attacchi, pressioni e strumentalizzazioni, questo atteggiamento non fa bene a nessuno.
Il calcio ha l’idea che lei sia contrario alla ripartenza.
Sarebbe surreale per un Ministro dello Sport demonizzare il calcio. Mi auguro di ripartire, ma lo deciderà il governo. Dal 18 maggio riprenderanno gli allenamenti di squadra. Sul campionato ci baseremo su elementi scientifici, oggi non disponibili. A metà maggio si potrà fare una previsione realistica.
Lei ha detto: “Del campionato proprio non se ne parla, ora mi occupo degli altri sport”. È suonata come un’offesa al calcio. Sembra che lei non tuteli la ripresa della Serie A.
Non esiste una mia contrarietà, ma la volontà di valutare la ripartenza solo se si salvaguarda la salute delle persone all’interno del gruppo squadra. Poi rivendico pari dignità con gli altri sport e gli sport di base. Tutelo talmente tanto la ripartenza che ho convocato io la prima riunione con Figc e Leghe per cercare una soluzione. Ricominciare a giocare pone una serie di questioni legate a trasporti, alberghi, a centinaia di persone che si muovono. Di chi è la responsabilità? Il protocollo dovrà definire anche questo.
La Francia ha chiuso. Non vale la pena prendersi un po’ di tempo prima di stoppare o meno?
Quando dico aspettiamo si replica che voglio chiudere il campionato. La mia non è un’attesa irriverente. Ora non siamo in grado di ripartire.