KOLAROV “Penso di poter dare ancora tanto”
Il terzino giallorosso Aleksandar Kolarov ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN. Queste le parole del serbo:
Le punizioni?
Si le tiro abbastanza bene. Mio fratello ed io giocavamo da piccoli nel nostro cortile con una palla e con il cancello di legno che aveva una parte, in alto a sinistra, in cui se riuscivi a mandarci la palla faceva un gran rumore. Ogni volta che prendevi quel punto i vicini cominciavano ad urlare. Io cercavo di prendere più possibile quella parte per far urlare i vicini. Ci vuole talento per calciare le punizioni, ci vuole il piede. Credo che dipenda anche da quanto ti alleni. Per me è troppo importante la rincorsa. Mi metto bene con il corpo e poi il pallone lo prendo come voglio io. Se mi sento comodo quando prendo la rincorsa allora c’è tanta possibilità che il portiere raccolga il pallone in rete.
Sinisa Mihajlovic?
Lui era l’idolo di tanti ragazzi giovani a quei tempi, quando lui giocava con la Stella Rossa. Io ho avuto la fortuna di lavorare con lui nella nazionale serba e quindi qualche segreto me l’ha detto sicuramente.
La tua punizione preferita?
Se devo sceglierne una, mi è piaciuta tanto quella con il Bologna fuori casa. Dopo un paio di minuti del secondo tempo l’ho aperta io e poi l’abbiamo vinta all’ultimo secondo.
Cosa vedi nel tuo futuro?
È da tempo che io penso a cosa farò nel futuro visto che non sono un giocatore giovane. Non mi sento vecchio però ho alle spalle la maggior parte della mia carriera, perciò è già da 1-2 anni che avevo i miei programmi. In questo momento, devo dire la verità, mi vedo come giocatore, perché penso di poter dare ancora tanto. Mi sento bene fisicamente e quindi sono molto concentrato sul campo. Sicuramente dopo la carriera mi vedo nel calcio, quello è poco ma sicuro. In che ruolo, ad oggi, non sono sicuro neanche io. Avrò credo altri due anni per pensare, poi deciderò con tutta la serenità