Roma: Friedkin operativo
(IL MESSAGGERO) Le firme non sono ancora arrivate, ma è solo questione di giorni. Già tra oggi e domani, massimo il prossimo weekend, Pallotta e Friedkin arriveranno al signing. Le carte sono pronte, così come il piano da mettere in atto per il club: la priorità sarà bypassare – in caso di mancato ottenimento della Champions per il 2° anno di fila – le stringenti norme del Fair Play Finanziario. Così, quando sarà ufficiale il passaggio tra Pallotta e Friedkin, con una semestrale chiusa con -87 milioni e una previsione per giugno di (almeno) -110, diventerà fondamentale capire come far fronte ai parametri del FFP (poi meno ingombranti dal 2021). La vecchia strada delle plusvalenze sarà parzialmente percorribile. Il tycoon dovrà insomma cercare un’intesa, anche se, a meno di deroghe, non potrà usufruire del Voluntary Agreement che la Uefa concede, su richiesta, ai club che hanno appena cambiato proprietario (stagione in corso): la Roma non può accedervi di nuovo prima della stagione 2021-22. La carta di riserva potrebbe diventare l’aumento di capitale in atto (Pallotta ha già versato 80 milioni e Friedkin ne metterà subito 30 per coprire le perdite, poi altri 20 sul totale di 150). Di solito non viene considerata, ma anticiparne il completamento (c’è tempo sino a dicembre 2021) passerebbe come segnale di buona volontà in ottica risanamento.