RASSEGNA STAMPA

Radio private senza calcio ma microfoni sempre aperti

(IL MESSAGGERO) Mai come in questo periodo, la radio sta entrando nelle case di tutti, anche di chi la fa: la tecnologia al tempo del coronavirus ha svuotato gli studi e gli editori delle tante emittenti che trasmettono quotidianamente parlando di Roma e Lazio dall’alba a notte fonda si sono allineati alle misure di prevenzione della diffusione del contagio. Regole di base per tutti: un solo speaker dietro il microfono (anche se la trasmissione, di norma, sarebbe condotta da due o tre persone), ambienti sanificati più volte al giorno, liquido igienizzante all’ingresso, guanti e mascherina. E per chi non è in studio, la via d’uscita è Skype: collegamenti telefonici o video, per le radio che vanno anche su Facebook o sul digitale terrestre, che non compromettono la qualità dei programmi, utili per far trascorrere tempo a chi è in macchina per lavoro o a chi resta in casa.

«E l’interazione con gli ascoltatori è altissima – dice Alessandro Cristofori, speaker di Rete Sport -. Del nostro gruppo fanno parte anche Radio Sei (che si occupa
di Lazio, ndr) e Radio Roma Capitale, a carattere generalista, con cui andiamo ad affrontare i temi che riguardano l’attualità. Ovviamente, anche i collegamenti non possono essere legati soltanto alla Roma: tra i vari interventi di questi ultimi giorni, cito quello di Fabio Cannavaro, che ci ha
aiutatoacapire la situazione della Cina».

Studi più vuoti e palinsesti ridotti, ma abitudini meno stravolte di quanto si possa pensare anche sulla Via Salaria, che ospita TeleRadioStereo (Roma), Radio Incontro Olympia (Lazio) e Radio Sonica. Nelle radio di questi giorni c’è tutto: dibattito calcistico ma anche intrattenimento e servizio pubblico. Si passa da un collegamento di prima mattina con Carlo Verdone o Alessandro Borghese alle parole serali di medici o di Antonio Di Maggio, comandante della Polizia Locale. Frequente, per chi trasmette nella fascia delle 18, l’interconnessione con la conferenza stampa della Protezione Civile per il bollettino quotidiano sui numeri della pandemia.

Sulle frequenze di Radio Radio e TMW Radio (quest’ultima trasmette gran parte del palinsesto da Via della Bufalotta), opinionisti e ascoltatori si confrontano soprattutto sulla possibilità o meno che il campionato riprenda; c’è poi, come nel caso di Centro Suono Sport, chi sabato ha avuto modo di ricordare l’esordio in A di Francesco Totti direttamente dalla voce di Alberto Mandolesi, che nel 1993 fece la radiocronaca dallo stadio di Brescia. «È stato uno dei pochi momenti spensierati di questo periodo – racconta Massimo D’Adamo, che con Mandolesi divide lo spazio pomeridiano. In questi giorni drammatici, la radio ha una grande importanza, anche nel fare da filtro sulle fake news. Ma speriamo si possa presto riparlare solo di calcio».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *