MALAGO’ “La salute conta più del calcio, una vergogna litigare”
(LA REPUBBLICA) Il capo dello sport italiano dice chiaro al calcio di tornare sulla Terra: lo spettacolo offerto al Paese in questi giorni di emergenza e paura è stato indecoroso. Giovanni Malagò ha mediato, ascoltato, richiamato, pazientato, cucito e ricucito. Con fermezza, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, la voce del Coni in attesa delle decisioni dei club che domani dovrebbero sbloccare il calcio impantanato, è nitida e necessaria.
Presidente Malagò, il mondo del pallone ha finalmente capito in che mondo vive?
«È tempo che qualcuno rientri da Marte. Io ho disperatamente fatto presente quello che sta accadendo in Italia e in molte parti del pianeta: la salute prima di tutto, anche del calcio».
L’ipotesi di giocare Juve-Inter lunedì è la soluzione?
«Lo slittamento di un turno in tempi ravvicinati mi sembra l’unico modo per garantire al cento per cento la regolarità del campionato. La prossima settimana la Juventus non avrà la Champions League e l’Inter avrà a disposizione tre giorni per recuperare le energie prima dell’Europa League».
Invece, per due giorni i dirigenti del calcio hanno saputo solo litigare.
«Non fa onore all’Italia. Il virus sta creando problemi enormi a tutto lo sport, è tempo che il calcio capisca che non esistono atleti di serie A e atleti di serie B. Essere più popolari e guadagnare di più non dà ai calciatori più diritti rispetto a chi si è magari allenato molto più di loro per ottenere un pass olimpico. È una questione di rispetto». (…)
E per quanto riguarda gli Europei di calcio? Si giocheranno?
«Non esiste alcuna possibilità che Euro 2020 salti, anche perché è una manifestazione itinerante e questo aiuta. In estate, poi, i virus di solito spariscono».