Nuova proprietà, sempre anno zero
(IL MESSAGGERO) Una Roma in crisi accoglierà presto Friedkin, il nuovo proprietario e si preparerà all’ennesima rifondazione: cambieranno organigramma ed area tecnica. Fienga che aveva detto alla squadra “siamo tutti sotto esame”, resterà il punto di riferimento a Trigoria del gruppo di Houston, gli altri sono in bilico. Il ritardo dall’Atalanta vede compromessa la corsa Champions e la mancata qualificazione certificherebbe il ridimensionamento della rosa visto che non ci saranno gli introiti UEFA. Lo stesso accadrebbe se Friedkin decidesse di accedere al Voluntary Agreement per aggirare i paletti. I suoi interlocutori privilegiati nella Capitale gli hanno sconsigliati di procedere con le plusvalenze e in questo senso, la partita di giovedì, è lo snodo cruciale della stagione visto che la vittoria dell’Europa League porterebbe dritti in Champions.
Il passaggio di proprietà deve vivere le ultime quattro fasi: la due diligence virtualmente conclusa, il signing del contratto e a seguire il closing entro 60 giorni. A metà aprile poi la fumata bianca. Si stanno valutando dei profili, tra cui l’ex Gandini, per rimpiazzare alcune figure in ogni settore. Petrachi, al momento, resta al suo posto, ma il suo destino appare segnato a prescindere dal contratto che lo lega alla Roma. Il sogno è Berta che però non vuole lasciare l’Atletico Madrid, l’outsider è Faggiano del Parma. Il futuro di Fonseca si conoscerà a maggio.