Roma, solo mini market
(IL MESSAGGERO) Il mercato può attendere, fanno sapere dalle sede di viale Tolstoj. Non c’è alcuna urgenza di investire anche nella sessione invernale (il via giovedì 2 gennaio). Lo ha chiarito proprio Fonseca, venerdì sera, dopo il successo al Franchi contro la Fiorentina. “È complicato intervenire a gennaio. Se noi vogliamo un giocatore per migliorare la squadra, deve essere più bravo di quelli che ci sono oggi”.
L’assist è per Petrachi che, non avendo budget a disposizione per nuovi acquisti, sa come accontentare l’allenatore. Che ha bisogno del vice Dzeko. La priorità, dunque, è il centravanti di scorta. I rinforzi poi usciranno dall’infermeria: Cristante e Kluivert.
Davanti c’è già Kalinic, preso in prestito a fine estate dall’Atletico Madrid. Ma non si vede. Nemmeno quando, il 1° dicembre a San Siro contro l’Inter, è rimasto fuori il titolare. Deludente il suo 2019: l’unica rete, più di 11 mesi fa (16 gennaio) al Wanda Metropolitano, in Copa del Rey al Girona. La Fiorentina e il Genoa si sono affacciati, ma l’ingaggio (3 milioni netti) è da club di prima fascia. Se non parte lui (che vuole restare), è improbabile che arrivi lo stesso il centravanti.
Petrachi ha già individuato il profilo ideale. Innanzitutto giovane. La rosa comprende Pinamonti, Mariano Diaz e Kean. Operazione da fare in prestito. Offerto Llorente che vuole lasciare il Napoli: il centravanti, tentato dall’Inter, piace per le caratteristiche. Non per l’età (34 anni).
La Roma, intenzionata ad abbassare il monte ingaggi, cercherà di piazzare Jesus: il Bologna è pronto, ma lo stipendio pesa nella negoziazione. Sul mercato anche Pastore e, fino a un mese fa, Perotti, riqualificato ultimamente da Fonseca e quindi meno sicuro di partire. Santon, con Zappacosta ancora convalescente, è in stand by. Florenzi, titolare nelle ultime 3 gare e ormai davanti a Spinazzola, deve decidere se restare o andar via: Fonseca non lo ha mai scaricato.