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Roma, sette di rivincita

(IL MESSAGGERO) L’ultima volta a Firenze la Roma prese sette gol. Una squadra che stava morendo e che è morta da lì a poco. Di Francesco aveva perso il controllo della situazione, Monchi stava pian piano mollando. Da quel giorno stava cominciando a rinascere una nuova Roma, quella di oggi. In campo c’era Pastore, ma non era lo stesso che si è ammirato per uno scorcio di questa stagione. Dzeko se ne stava in panchina e poi entrato facendosi espellere. C’erano anche Nzonzi, Olsen e Schick che scarsi non erano, ma che in quel contesto lo sembravano.

E’ passato quasi un anno da quel giorno in cui la Fiorentina schiantò la Roma, ma sembrano passati secoli. I giallorossi si ripresentano al Franchi cambiati: da Monchi si è passati a Petrachi, Baldissoni non si occupa più della squadra, al comando c’è Fienga e l’allenatore è Fonseca. Veretout, poi, oggi gioca nella Roma, Dzeko, che forse pensava già all’addio, ora è con i piedi ben piantati sul territorio romano. Ci sarà Mancini che alla Viola rimpiangono.

La Roma in campionato si guarda avanti, la Fiorentina si deve guardare alle spalle. Non è mai stato un campo facile per i capitolini. Intanto al Parco dei Principi è andata in scena la cena natalizia, occasione per stringersi ancor di più intorno agli obiettivi.

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