STORIA DI IERI di Diego AngelinoCAMPIONATOTOP

ROMA-NAPOLI. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

Sarò onesto: a bocce ferme avrei firmato per un pareggio. 

La Roma si dimostra invece squadra, sopperendo alle mancanze numeriche con abnegazione: merito della volontà dei calciatori; merito delle scelte e della convinzione infusa da Fonseca.

Se fino alla partita con la Samp abbiamo visto una squadra – assenze o meno – noiosa e prevedibile, dalla partita col Milan stiamo assistendo, al contrario, a una Roma divertente, convincente, spumeggiante.

Anche ieri in tanti sugli scudi: Smalling (sbrigatevi a comprarlo!) che salva un goal; Mancini, che sembra un consumato centrocampista di qualità; Džeko, dedicatosi al lavoro oscuro; Pastore, che alla quinta consecutiva (!!!!!) recupera 11 palloni, come non gli accadeva da quasi 10 anni; Veretout, infine, forse il migliore, motorino inesauribile e insostituibile, nonché cecchino vincente.

La partita l’ha fatta la Roma, nel bene e nel male; se Kolarov avesse realizzato il 2-0, si sarebbe aperta un’autostrada per i giallorossi; con un po’ più d’attenzione, poi, si poteva evitare il goal dell’1-2. Ma Cetin, soprattutto per la personalità, pare comunque un prospetto su cui lavorare.

Quella di ieri era una prova del 9, superata, per la Roma, che complice la débâcle interna dell’Atalanta si gode un inaspettato terzo posto, mentre recupera qualche calciatore come Ünder.

Speriamo venga rilanciato anche il capitano Florenzi, che di certo ieri poteva essere preferito a Santon, visto il ruolo chiesto all’ex giocatore dell’Inter.

Borussia Mönchengladbach e Parma prima di un’altra, fastidiosa sosta per le Nazionali: continuare a macinare senza facili entusiasmi (bravo Fonseca a smorzarli) e recuperare gli effettivi gli obblighi, a breve termine, di questa Roma sorprendente.

Ps: Di Zaniolo, del suo sinistro, della sua capacità di segnare il primo goal della partita, non parlo: lo facesse chi gli ha dato del già montato o chi pensa di dare buoni consigli, non potendo più dare il cattivo esempio.

(Rubrica a cura di Diego ANGELINO)

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